Grecia. Ore 6, il polacco Tusk salva l’euro: “Di qui non si esce”

Grecia. Ore 6, il polacco Tusk salva l'euro: "Di qui non si esce"
Grecia. Ore 6, il polacco Tusk salva l’euro: “Di qui non si esce”

ROMA – S’è già fatta l’alba, Alexis Tsipras ha perfino offerto la sua giacca, Angela Merkel non recede di un millimetro nelle sue richieste, alle 6 del mattino la Grexit, l’opzione più funesta è ormai diventata quella più abbordabile, i duellanti alzano bandiera bianca, basta è finita. E’ a questo punto, rivelano fonti interne alla riunione e rilanciate dal Financial Times (in Italia dal Sole 24 ore), che il presidente polacco della Unione Europea, Donald Tusk, presidente di uno Stato la cui Costituzione vieta altre monete diverse da quella nazionale, è proprio Tusk che salva la Grecia e ordina ai contendenti che fino all’accordo da quella stanza non si esce.

Mentre i due leader stanno uscendo dalla stanza è Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo, a impedire che fatica e frustrazione provochino una storica rottura dell’Eurozona. «Spiacente, ma non potete lasciare questa stanza», dice l’ex primo ministro polacco ai due leader.

Il punto di rottura riguarda dimensione e scopo del fondo di privatizzazione garantito dai beni greci. La signora Merkel vuole che tutti i 50 miliardi siano impiegati per rimborsare i debiti: Tsipras vede questa proposta come un’umiliazione nazionale che farebbe cedere il controllo di asset equivalenti a quasi un terzo del reddito nazionale. La sua alternativa è un fondo più piccolo i cui proventi siano reinvestiti in Grecia. Il compromesso viene trovato dopo più di un’ora di discussioni in cui sono esaminate almeno dodici diverse soluzioni. (Anne-Sylvaine Chassany, Alex Barker e Duncan Robinson – Il Sole 24 Ore).

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