ATENE – “Non svendo il Paese, l‘accordo ottenuto è migliore del precedente”. Alexis Tsipras prende la parola al Parlamento greco ammettendo di aver compiuto errori durante i mesi di negoziazione con la Troika, ma ribadendo di aver ottenuto un accordo migliore di quello respinto due settimane fa.
“Abbiamo raggiunto la soglia limite, da questo momento in poi davanti a noi si estende un campo minato”,
ha detto il premier consapevole che l’accordo è lontano dalle promesse pre-elettorali, un piano che però sembra soddisfare i creditori della Grecia. L’Eurogruppo infatti ritiene che l’ultima proposta presentata da Atene sia sufficientemente buona per essere la base di un nuovo finanziamento per 74 miliardi di euro, di cui 58 da Esm e 16 dal Fmi.
Un discorso in parlamento, quello di Tsipras, che ha ottenuto applausi ma non certo ovazioni:
“Per la prima volta abbiamo un impegno a rivedere il nostro debito. Questo accordo è migliore su diversi punti rispetto a quello che ci è stato presentato come un ultimatum”.
Non sono mancati nemmeno momenti di tensione durante il discorso, come quando l’ex viceprimo ministro Evangelos Venizelos lo ha interrotto gridando “stai mentendo”. Tsipras nel suo discorso, riferendosi al referendum, ha sottolineato:
“Non chiesto un ‘no’ per uscire dall’euro ma per rafforzare i negoziati. Ho fatto quanto umanamente possibile in difficili circostanze”.
Il premier greco ha poi aggiunto:
“Spero che i semi di democrazia e dignità che abbiamo piantato possano portare speranza ad altri popoli europei. Non c’è dubbio che negli ultimi sei mesi siamo stati in guerra e abbiamo combattuto battaglie difficili e alcune le abbiamo perse”.