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Green pass Covid, Ue: “Usarlo anche per concerti, teatro, ristorante, festival…”

di redazione Blitz |1 Luglio 2021 7:43

Green pass Covid, Ue: "Usarlo anche per concerti, teatro, ristorante, festival, ristorante..." (Foto Ansa)

Sì al green pass che accerta vaccinazione, tampone negativo o guarigione dal Covid anche per partecipare a concerti, andare a teatro o al ristorante: è la raccomandazione che arriva dall’Unione europea. 

Green pass non solo per viaggiare in Europa: la richiesta di Bruxelles

“Il certificato verde Covid o green pass è uno strumento e raccomandiamo a tutti gli Stati membri di usarlo non solo per garantire la libertà di movimento” nell’Unione europea “ma anche per altre situazioni, come per andare ai concerti, ai festival, a teatro o al ristorante”, ha detto il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, durante una conferenza stampa, sottolineando che la raccomandazione Ue è tesa a “evitare confusione e frammentazione”.

Il commissario ha riferito che tutti gli Stati membri ad eccezione dell’Irlanda, colpita da un attacco hacker, sono ora pronti per l’entrata in vigore del pass, prevista per giovedì primo luglio. 

Ue: “Green pass anche per concerti, festival, mostre…”

Bruxelles raccomanda di usare anche per riaprire in modo “graduale” le porte di concerti, festival, mostre e teatri a platee almeno per ora “limitate”, dando una boccata d’ossigeno al martoriato settore culturale.

A poche ore dallo scoccare della fatidica mezzanotte del primo luglio sono venti gli Stati membri che hanno già messo in piedi il sistema digitale connettendosi alla piattaforma Ue e iniziando a distribuire i pass. All’appello però mancano ancora Cipro, Ungheria, Malta, Irlanda, Paesi Bassi, Romania e Svezia.

Pur non essendo uno strumento “apriti sesamo”, la Commissione Ue è certa che il certificato garantisca più uniformità tra i Ventisette dando “ai cittadini la necessaria fiducia per organizzare un viaggio all’estero”. Sempre ammesso che la variante Delta non faccia più danni del previsto.

Variante Delta: quanto è diffusa in Europa

Le ultime indicazioni segnalano che il ceppo indiano si sta diffondendo sempre più nel Vecchio Continente, alimentando il 20% dei casi diagnosticati in Francia e ormai il 99% di quelli nel Regno Unito.

Anche per questo gli europei in viaggio, se vorranno evitare sorprese, dovranno comunque tenere sempre d’occhio le mappe settimanali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sui livelli di contagio nelle varie regioni, e la piattaforma Re-Open Eu, che contiene tutte le informazioni aggiornate sulle varie misure nazionali.

Covid, non solo vaccini: a che punto siamo con i farmaci

Se per ora l’effetto barriera dei vaccini sembra reggere, con Moderna che ha rilevato una scarsa riduzione dell’efficacia del suo immunizzante davanti alla variante indiana, Bruxelles confida anche nelle prime cure del virus.

Fin qui, quattro dei cinque trattamenti individuati sono anticorpi monoclonali in revisione in tempo reale da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), mentre un altro è un immuno-soppressore già autorizzato per pazienti non-Covid. Se nel frattempo il green pass aiuterà a tamponare la diffusione estiva del virus, l’auspicio è che per le terapie sia tutto pronto entro ottobre.

 

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