Il peso del covid nelle urne: conservatori di Boris Johnson trionfano nelle roccaforti rosse del Nord Inghilterra

Il covid si è fatto sentire, e come, nelle elezioni suppletive in Gran Bretagna, riferisce Giampaolo Scacchi. Grazie al successo nella campagna di vaccinazione, Boris Johnson ha battuto tutti.

Non gli è riuscito il colpo a Londra, dove è stato confermato il sindaco uscente, Sadiq Khan (londinese figlio di immigrati dal Pakistan). Ma anche il candidato conservatore ha beneficiato dell’effetto covid.  Shaun Bailey, londinese di nascita, giamaicano di origini, è andato molto vicino al successo, chiudendo con 977, 601 voti contro i 1,206,034 di Khan. 

Altro che Donald Trump. Che ha perso la rielezione a presidente Usa per avere snobbato la paura degli americani per il coronavirus.

(Anche se poi si è visto che la capacità organizzativa degli Stati Uniti, superato il desarroi iniziale, ha rimesso rapidamente in carreggiata il Paese. Meglio dell’Europa continentale).

Al contrario Boris Johnson ha assorbito il disastro iniziale, con la Gran Bretagna sopra l’Italia per numero di morti. Ha fatto dimenticare i suoi problemi di etica legati all’arredamento del suo alloggio di servizio.

E alla fine ha trionfato nel responso delle urne in una serie di collegi tradizionali roccaforti della sinistra.

Boris Johnson, com’era previsto e grazie anche alla massiccia campagna di vaccinazione, ha inferto un altro devastante colpo di martello al Muro Rosso del partito laburista. 

Dalle suppletive della settimana passata, i conservatori sono usciti vincenti, prendendo il controllo di roccaforti rosse come Northumberland, Nuneaton e Dudley. Mentre i risultati del Labour sembrano catastrofici.

L’impatto del covid sulle elezioni

Non c’è dubbio che la schiacciante vittoria dei conservatori è dovuta al successo della campagna di vaccinazione del governo.
Un sondaggio, commissionato dal Daily Mail, ha mostrato che circa il 72% crede che i ministri l’abbiano gestita bene, mentre solo il 19% ritiene che avrebbero potuto fare meglio. 

La vittoria di 15.529 voti contro 8.589 mostra che il riallineamento di Johnson nel panorama politico britannico stia continuando, si ritiene che lo swing , dai tempi della seconda guerra mondiale, nelle elezioni suppletive sia il più grande per un partito al governo.

I conservatori hanno rastrellato, con un risultato straordinario, una maggioranza di circa 7.000 voti, ribaltando il precedente margine di 3.500 dell’opposizione.

C’è da dire che i poveri laboristi hanno pagato un doppio scotto. Oltre al successo del Governo nella lotta al covid, hanno patito anche le minacce un po’ troppo di sinistra del precedente leader, Jeremy Corbyn. Che durante la sua guida del partito ha terrorizzato gli inglesi con promesse di nazionalizzazioni e aumenti di tasse. Il tutto con una spruzzata di antisemismo poco gradita in un Paese molto razzista ma anche molto ipocrita.

Infatti, gli attivisti laburisti prima dei risultati si erano lamentati di soffrire di “Long Corbyn” e di essere sulla buona strada per il disastro.

 

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