Caso Ilaria Salis. Il portavoce di Orban, Zoltan Kovacs, torna sulla vicenda dell’italiana detenuta a Budapest con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Dall’account X del Governo ungherese viene ribadita la posizione di chiusura: “Ilaria Salis non è un eroe. e i suoi ‘compagni’ sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi: questi sono i fatti. Tutto ciò che va oltre questo è una mera montatura politica e noi difenderemo la reputazione e l’integrità del nostro sistema giudiziario, a prescindere da quanto la sinistra gridi al lupo”.
Il portavoce di Orban attacca il padre di Ilaria Salis: “Rifletta sulla figlia”
Su X, Zoltan Kovacs attacca Roberto Salis, il padre di Ilaria: “Negli ultimi mesi e nelle ultime settimane il padre di Ilaria Salis ha parlato con tutta la stampa dell’Europa occidentale, come pure con alcuni media Usa, è stato addirittura invitato all’Europarlamento e ha ripetutamente espresso gravi accuse infondate che non possono essere lasciate senza risposta. Dovremmo aggiungere che lui stesso ha trasformato il caso di sua figlia in un tema politico e ora sembra sorpreso che arrivino risposte politiche a queste accuse totalmente infondate. Come padre farebbe forse bene a riflettere su come sua figlia si sia trovata in un incidente del genere ancora una volta, perché questo caso non è senza precedenti. La signora in questione è stata coinvolta in incidenti simili in passato. E non dimentichiamo, in effetti, che dovremmo sottolineare che il crimine in questione è estremamente grave e prevede allo stesso modo sentenze severe in base al sistema legale ungherese”.
Giuseppe Conte: “Ilaria Salis non è Tortora”
E sulla vicenda interviene anche Giuseppe Conte. In un’intervista al Foglio, il leader M5s spiega che la Salis “non è il caso Tortora”. Queste le sue parole: “Dare alito politico, lasciare intendere di candidarla, far crescere l’aspettativa, non ha giovato. Sono fortemente preoccupato per il papà Salis di cui rispetto la tenace battaglia”. Prosegue Conte: “Gettata nel casting della candidature, l’idea di candidarla è stata una sgrammaticatura. Il M5s ha seguito quanto chiesto dal padre. C’è un rischio di alimentare la reazione degli ungheresi”. Secondo Conte, l’azione del Governo italiano per riportarla a casa “è blanda”.