ROMA – I tedeschi a dire “irresponsabili” ai greci, i greci a rispondere che Bruxelles fa proposte “inaccettabili”. E un ultimatum finale dell’Europa: venerdì dentro o fuori.
Doveva essere il vertice per trovare una soluzione, è stato sospeso dopo qualche ora vista la tensione e rimandato a venerdì. Il 28 febbraio scade il memorandum di aggiustamento, ossia il programma che l’Europa ha imposto alla Grecia per risanare i suoi conti.
La firma di un nuovo memorandum analogo è la condizione per avere altri miliardi, di cui per altro Atene ha disperato bisogno. Ma dopo poco l’inizio della riunione un funzionario del governo Tsipras fa sapere che le proposte dell’Eurogruppo ad Atene “sono assurde ed inaccettabili”. Insomma la Grecia vuole un atteggiamento più morbido, non continuare sul tracciato fatto di privatizzazioni, tagli a irrealistici aumenti di Pil.
L’Europa ha sostanzialmente detto alla Grecia che ha fino a giovedì per decidere se chiedere l’estensione del programma, in modo da poter avere un Eurogruppo straordinario venerdì che possa valutare la sua richiesta.
Il tenore della riunione era stato d’altra parte anticipato dalle dichiarazioni greche e tedesche. Il ministro delle Finanze tedesco, Schaeuble, aveva detto: “Mi dispiace per i greci: hanno scelto un governo che al momento si sta comportando in modo abbastanza irresponsabile”, subito contrattaccato. “Potrei dire che anche la Germania è irresponsabile”, ha detto il portavoce del governo greco, Gavriil Sakellaridis. “Chi è irresponsabile e chi è responsabile è una valutazione soggettiva”, ha spiegato Sakellaridis aggiungendo: “non voglio scendere al livello degli insulti”.
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