Isis, “Google, Twitter e Facebook sua linfa vitale”: l’accusa di un deputato inglese

Isis, "Google, Twitter e Facebook sua linfa vitale": l'accusa di un deputato inglese
Isis, “Google, Twitter e Facebook sua linfa vitale”: l’accusa di un deputato inglese

LONDRA – Google, Twitter, Facebook e gli altri social network sono “la linfa vitale” di Isis: a dirlo è un parlamentare britannico, che ha condannato pubblicamente i giganti di internet per permettere agli jihadisti di promuovere il terrorismo e gli attentati sui loro siti.

Secondo il deputato laburista Keith Vaz, i colossi del web stanno mettendo a rischio molte vite umane consentendo ai fanatici islamici di radicalizzare i giovani e le persone più vulnerabili diffondendo estremismo e odio.

Vaz, che presiede la Commissione degli affari interni della Camera dei comuni, ha detto che i forum, le chat e i social media sono “la linfa vitale” del cosiddetto Stato Islamico e di altri gruppi terroristici.

Lui e gli altri esponenti della Commissione sostengono che Google, YouTube e Facebook siano il “veicolo per diffondere la propaganda” e siano diventati “le piattaforme di reclutamento dei terroristi”.

La ampiezza del problema è diventata chiara quando è stato reso noto che i colossi del web si sono rifiutati di rimuovere le violente invettive del predicatore Anjem Choudary, che ha incitato i britannici a commettere attentati.

La polizia dell’anti-terrorismo ha ripetutamente tentato di far rimuovere da Twitter i post del fanatico e da YouTube i video di reclutamento dello Stato Islamico, ma le sue richieste sono tutte cadute nel nulla. La scorsa settimana, però, il predicatore è stato condannato per terrorismo.

 

 

 

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