PARIGI – Nuovo colpo di scena nella guerra familiare tra i due capi del Front National, Marine Le Pen e il padre Jean-Marie, oltre che figlia e padre anche presidente e co-fondatore del partito francese di estrema destra.
Il tribunale di Nanterre, alle porte di Parigi, ha accolto il ricorso di Le Pen padre contro la sua sospensione dal Fn, rilevando un vizio di forma nel modo in cui l’ufficio politico del partito l’aveva sancita. Secondo i giudici, in particolare, l’istanza disciplinare del partito ha dimenticato di indicare la durata del provvedimento, per natura provvisorio a differenza dell’esclusione, e ha così inficiato la procedura.
Il Front National dovrà quindi, nelle parole del verdetto odierno, “ristabilire per Jean-Marie Le Pen tutti i diritti detenuti in qualità di aderente, e in questo caso anche di presidente onorario”, e restituire all’ex leader il suo ufficio nei locali della sede ufficiale. Il diretto interessato, per ora, non si esprime, mentre i vertici del Fn minimizzano la questione. “E’ solo una vittoria di Pirro”, una decisione che “non cambia niente”, ha detto Marine Le Pen ai microfoni di Europe 1, ricordando che il vero verdetto sarà quello dei militanti del Front National, che sono chiamati a votare, fino al 10 luglio, su un cambiamento degli statuti del partito che prevede la cancellazione della carica di presidente onorario. Il partito, ha precisato, intende però fare comunque ricorso in appello.
Sulla stessa linea il vicepresidente, Florian Philippot, che parla di sentenza “del tutto procedurale”, e ribadisce che “ormai nessuno crede più che Jean-Marie Le Pen parli a nome del Fn”. Inoltre, ha aggiunto, “l’incremento molto rilevante delle adesioni di giugno” mostra a suo parere come tra i sostenitori del partito ci sia “unanimità dietro Marine Le Pen”.
Eppure, sottolineano diversi commentatori politici transalpini, la sentenza di oggi rappresenta senza dubbio una vittoria non trascurabile per Le Pen senior, che qualche settimana fa aveva dichiarato in un’intervista a le Figaro di essere pronto a “battersi con tutte le proprie forze” contro le “manovre” della figlia e dei suoi alleati. “Ho una battaglia da combattere e la porto avanti, senza speculare. Così raggiungo un livello quasi classico, perché esistono, nella storia, un certo numero di personalità tradite dai loro figli. Esempi straordinari di ingratitudine e parricidio”.