Jean-Marie Le Pen sull'agente ucciso sugli Champs Elysées: "Si è omaggiato il gay" Jean-Marie Le Pen sull'agente ucciso sugli Champs Elysées: "Si è omaggiato il gay"

Jean-Marie Le Pen sull’agente ucciso sugli Champs Elysées: “Si è omaggiato il gay”

Jean-Marie Le Pen sull'agente ucciso sugli Champs Elysées: "Si è omaggiato il gay"
Jean-Marie Le Pen sull’agente ucciso sugli Champs Elysées: “Si è omaggiato il gay” (Foto Ansa)

PARIGI – Parole choc di Jean-Marie Le Pen a dieci giorni dal voto presidenziale in Francia. Nel suo blog, il fondatore del Front National e padre della candidata alla presidenza Marine, critica l’omaggio nazionale a Xavier Jugelé, l’agente di polizia ucciso la settimana scorsa da un terrorista affiliato all‘Isis sugli Champs Elysées parigini. “Sono sorpreso per la dimensione” della cerimonia, afferma il vecchio patriarca, secondo cui, martedì scorso, nella cerimonia solenne alla Prefettura di polizia, “più che al poliziotto” si è omaggiato “l’omosessuale: la partecipazione del suo compagno e il lungo discorso da lui pronunciato hanno istituzionalizzato in qualche modo le nozze omosessuali, esaltandolo pubblicamente”.

Dicendosi “scioccato”, il fondatore del Fronte Nazionale più volte condannato per le sue provocazioni di connotazione xenofoba e razzista ritiene che questa “particolarità familiare debba essere tenuta alla larga da questo tipo di manifestazioni”.

Martedì, il compagno di Xavier Jugelé fu il primo a parlare nella commovente cerimonia officiata dal presidente François Hollande insieme alle più alte cariche dello Stato e ai due candidati all’Eliseo Emmanuel Macron (En Marche!) e Marine Le Pen (Front National).

“Non avrete il mio odio”, ha detto il compagno dell’agente ucciso, rivolgendosi ai terroristi. Marine Le Pen ha preso le distanze dalle parole del padre e ha parlato di una cerimonia commovente.

Giovedì sera, durante il grande comizio a Nizza, la leader dell’estrema destra ha inoltre detto di essere “Davide contro Golia”, in riferimento a Macron. “Chiedo a tutti i patrioti di unirsi, almeno col voto, per consentirci non solo di sabotare il funesto progetto del signor Macron ma anche per avviare senza perdere altri cinque anni il risanamento del Paese. La sfida è troppo importante per restare neutrali”, ha detto davanti ai circa 4.000 militanti nell’arena Nikaia di Nizza, aggiungendo: “Siamo Davide contro Golia, è grazie al nostro amore per questo Paese che neutralizzeremo la sottomissione, l’abbandono, la resa, il tradimento che cercano di imporre al nostro popolo”.

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