Jeremy Corbyn, leader laburista prese soldi dalla Cecoslovacchia? Bbc ignora la notizia

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Febbraio 2018 - 06:21 OLTRE 6 MESI FA
Piero Grasso con Jeremy Corbyn (foto Facebook)

Piero Grasso con Jeremy Corbyn (foto Facebook)

LONDRA – La Bbc, la mitica radio e tv di Stato britannica, ha ignorato l’accusa che Jeremy Corbyn, leader del Partito Laburista, avrebbe preso soldi dai servizi di spionaggio della Cecoslovacchia. E poi dicono della Rai. Al confronto, la tv di Stato italiana è un modello di completezza informativa. Lo sfottò in voga un tempo, che la Rai “non è la Bbc”, (Arbore e Boncompagni) sembra essersi capovolto: la Bbc non è la Rai.

Corbyn ha appena ricevuto l’omaggio del presidente del Senato italiano e leader di Leu Pietro Grasso. Forse Grasso, sperando che il pellegrinaggio a Londra porti voti alla sua sinistra, non dà peso alle accuse, cosa strana per un ex pm oppure non legge i giornali inglesi.

Anche il quotidiano di sinistra Guardian, rileva sul Daily Mail Steven Glover, autorevole giornalista inglese, autore di libri e tra i fondatori del quotidiano Independent, si è ben guardato da riportare la notizia. Perché la Bbc e il Guardian tacciono? si chiede Glover.

In Italia, dobbiamo quanto meno compiacerci, non accade da anni e non sarebbe certo accaduto. Cosa potrebbe essere più grave dell’asserzione che il possibile futuro Primo Ministro della Gran Bretagna avrebbe lavorato per la Cecoslovacchia sostenuta dall’Unione Sovietica durante gli anni ’80 al culmine della Guerra Fredda? , si chiede, Anche se si tratta di rivelazioni un po’ a scoppio ritardato e riferentesi a eventi vecchi di decenni, essendoci coinvolto il capo del secondo partito britannico e potenziale primo ministro se vincitore alle elezioni, la sordina alla notizia è ampiamente giustificata. Da tempo la Bbc è una istituzione non troppo imparziale, piuttosto schierata a sinistra.

Si può stare certi che non solo la Bbc, ma l’intero sistema inglese si chiuderà a tutela. In questo gli inglesi sono maestri. Pochi forse ricordano che negli anni ’80, la polizia, la mitica Scotland Yard, sentenziò che Roberto Calvi si era impiccato da solo, cosa che anche un bambino capiva che fosse impossibile. Una ventina di anni fa, anche in Italia ci fu un polverone per le rivelazioni di un archivista sovietico, note come Rapporto Mitrokhin.

Anche se molte delle rivelazioni erano scontate dalla pubblica convinzione, tutto si ridusse a qualche giornalista indignato, a qualche querela e a una generale archiviazione. L’accusa fatta dall’ex spia ceca Jan Sarkocy, è quella di aver incontrato Jeremy Corbyn “più di dieci volte” tra il 1986 e il 1989 mentre era all’ambasciata cecoslovacca a Londra. Dice che, come un giovane parlamentare, Corbyn, nome in codice “Cob”, era una “risorsa” ceca approvata dai russi, scrive Glover. È possibile che Sarkocy sia un visionario, o desideri danneggiare il leader laburista per qualche motivo sconosciuto. Ma ci sono documenti d’archivio cechi separati, la cui autenticità non è stata contestata, di tre incontri tra Corbyn e Sarkocy durante quel periodo. Inoltre l’accusa, almeno in apparenza, ha un’attendibilità in considerazione dell’attuale noto anti-americanismo di Corbyn e l’atteggiamento ostile nei confronti dello Stato britannico, dimostrato dall’associazione con membri dell’IRA durante i “problemi”. Alcuni giornali, tra cui il Daily Mail, hanno seguito la storia di Sarkocy, distrutta poi dal Sun.

Alcuni sono stati alla larga dalla notizia, in particolare la sinistra.

Alcuni sono stati alla larga, in particolare la sinistra, sostenitrice del Laburismo, che finora non ha espresso una sola parola. Molto più preoccupante è il modo in cui la potentissima BBC ha finora evitato le accuse di Sarkocy, soddisfatte con veementi negazioni da parte del Partito Laburista. Facendo affidamento al servizio pubblico per le notizie, come fa circa la metà della nazione, non si saprebbe nulla di “Cob”, commenta Glover sul tabloid britannico. “Osservo e ascolto in modo quasi ossessivo le notizie radio e tv della BBC e ho raccolto solo due fugaci riferimenti alle accuse estremamente gravi contro Corbyn. Tutto quello che ho trovato sul sito web è una piccola menzione del report di un giornale”.

“La prima allusione è stata a un breve e spiritoso articolo finale nella rassegna stampa del programma Today. Nel corso delle tre ore di trasmissione, non ha esaminato l’accusa. La seconda menzione è arrivata su BBC1, quando Andrew Marr nel suo omonimo show ha citato in fretta un articolo del Sunday Telegraph. Ciò includeva l’affermazione che Ken Livingstone, l’ex sindaco di Londra, era un assiduo frequentatore dell’ambasciata cecoslovacca negli anni ’80 e che il cancelliere ombra John McDonnell incontrò più volte un agente del KGB sovietico”. Marr, sostiene Glover, ha risposto alla prima pagina del giornale con l’avversione morale di un vicario di fronte a una rivista pornografica. Si è affrettato ad assicurare i telespettatori che è stato “completamente e assolutamente negato da tutti i politici interessati”.

“Potrebbero esserci stati di passaggio altri riferimenti, ma si può affermare che la BBC ha fatto il possibile per non dare alla vicenda una più ampia diffusione, lo sbalorditivo suggerimento, ovviamente non provato, che un allora giovane deputato Jeremy Corbyn abbia tradito Il suo paese”. “Perché la BBC è stata così schiva? Posso pensare a due possibili motivi. Il primo è che è stata messa alla berlina dai sostenitori di Corbyn nel 2015 per quello che consideravano un report ostile verso il loro eroe appena eletto. La redattrice politica Laura Kuenssberg si trasformò in un bersaglio di odio dei troll per cui la Corporation si muove attentamente”. “Ma probabilmente c’è di più: molti editori e giornalisti politici della BBC considerano Jeremy Corbyn con favore, forse perché sembra sempre più contrario al tipo di Brexit “dura” che aborrono.

“Qualunque sia la spiegazione”, conclude Glover, “non c’è dubbio che con il leader laburista siano stati molto più morbidi di quanto avrebbero fatto con il Primo Ministro se fossero emerse dal suo passato affermazioni di indesiderabili appartenenze politiche”.