Kosovo indipendente, la Serbia contro il pronunciamento dell’Aja

Vuk Jeremic

La Serbia non cambia posizione e ”non riconoscerà mai” la proclamazione ”unilaterale” di indipendenza del Kosovo, nonostante la dichiarazione di legalità fatta oggi dalla Corte di giustizia dell’Aja. Lo ha affermato il presidente serbo Boris Tadic, commentando il parere della Corte internazionale dell’Aja, secondo il quale l’indipendenza del Kosovo non viola il diritto internazionale.

Anche il ministro degli esteri della Serbia, Vuk Jeremic ha aggiunto che per Belgrado i giochi non sono conclusi, perché ”la questione è politica” ed ora ”la parola passa all’Assemblea generale dell’Onu”, in settembre.

Rilevando che la Corte ha dato oggi un parere ”tecnico”, Jeremic ha detto che ”il prossimo passo è una discussione politica all’assemblea generale dell’Onu, che si riunirà in settembre. Sono sicuro che in quell’occasione la correttezza della politica serba sarà confermata”, ha aggiunto il ministro degli esteri di Belgrado.

In ogni caso, ha sottolineato Jeremic, ”la politica della Serbia non cambierà. E’ una politica pacifica, basata sui principi della legge internazionale. Oggi, in aula non ho sentito se qualcuno ha o meno il diritto di compiere una secessione unilateralmente. Questo è un dibattito politico – ha ancora detto Jeremic -. Noi continueremo la nostra lotta pacifica e diplomatica per preservare l’integrità del nostro paese”.

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