Liti Russia-Ucraina/ Europa cerca di rinforzarsi per paura del blocco del gas: oggi firmato accordo per gasdotto Nabucco

La Commissione europea proporrà regole nuove, questa settimana, per sopperire alla carenza di preparazione in caso di tagli ai flussi di gas provenienti dall’Est. La potenziale crisi tra Ucraina e Russia (le fonti maggiori di gas naturale) mette in allarme l’Europa in vista del prossimo, freddo, inverno.

L’Europa importa un quarto del gas naturale dalla Russia e l’80% di questo passa attraverso l’Ucraina. Proprio l’Ucraina è uno dei Paesi maggiormente provati dalla crisi economica ed ha faticato molto anche per pagare “il conto” del mese di giugno alla Russia.

Secondo le nuove regole, ogni governo europeo dovrà preparare un “piano di azione preventivo” ed un “piano di emergenza”, per avere la certezza di esser pronti in caso di interruzione dei flussi di gas. L’obiettivo è quello di essere indipendenti da Russia e Ucraina entro tre anni.

Sebbene la possibile emergenza sia imminente, sarà molto difficile che le nuove regole entrino in vigore prima del prossimo anno perchè, come rivelato al Wall Street Journal da una persona coinvolta nell’affare, le negoziazioni più intense non inizieranno prima di settembre.

Nuove regole a parte, l’Europa non resta a guardare e proprio nella giornata di lunedì 13 è stato siglato ad Ankara, alla presenza  del presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, un accordo per la realizzazione del gasdotto Nabucco tra Turchia, Austria, Bulgaria, Ungheria e Romania. Il gasdotto ha lo scopo di portare gas dal Mar Nero all’Europa senza passare per la Russia, trasporterà fino a 31 miliardi di metri cubi di gas dall’Asia centrale e l’entrata in servizio è prevista per il 2014. Costo stimato: 7,9 miliardi di euro.

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