Lituania entra nell’Euro. Benvenuto di Juncker e Draghi e foto cerimonia

BRUXELLES – Prima Jean Claude Juncker, poi Mario Draghi, hanno dato il loro benvenuto all’ingresso della Lituania nella Eurozona che dalla mezzanotte passa da 18 a 19 componenti: esattamente 15 anni dopo il lancio della moneta unica, a partire da oggi sono quindi 337 milioni i cittadini europei a usare la stessa divisa. Si tratta dell’ultimo Paese baltico, dopo Estonia (2011) e Lettonia (2014) a compiere questa scelta che anche alla luce della crisi ucraina assume un significato geopolitico, oltre che economico.

Un dato sottolineato dal banchiere centrale di Vilnius, Vitas Vasiliauskas durante la cerimonia (vedi foto): “L’entrata nell’Euro è uno strumento per approfondire la nostra integrazione europea: più  vicini siamo all’Occidente, più lontani siamo dall’Est. Come governatore della Banca centrale non dovrei intervenire in un dibattito geo-politico ma questa è oggi la situazione”. Con i suoi tre milioni di abitanti, questa ex repubblica sovietica, indipendente dal 1990, da 2004 fa parte della Nato, di cui ospita nel suo territorio alcune basi. E ovviamente da mesi vive con ansia crescente la crisi tra Mosca e Kiev.

Foto LaPresse

Incentrati invece sui temi strettamente europei, i commenti che vengono da Bruxelles e Francoforte. Laconico il presidente della Commissione: “Benvenuti nella famiglia dell’Euro”, esclama Jean Claude Juncker postando un video della piattaforma Vine sul suo account di Twitter.

Più articolato il saluto di Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per il dialogo sociale e l’euro, che nei giorni in cui cresce l’ansia per l’instabilità  politica greca, rilancia in una nota i meriti dell’Eurozona: “La scelta di Vilnius segna il completamento del percorso degli Stati baltici di nuovo verso il cuore politico ed economico del nostro continente. E’ un momento simbolico – spiega – non solo per la Lituania, ma anche per l’area dell’euro in sé, che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi membri”.

Anche il commissario Ue all’Economia, Pierre Moscovici, loda la decisione lituana e di rimando l’Eurozona, definendola “un’area di stabilità, sicurezza e prosperità”. Infine Mario Draghi, che posta stavolta su Youtube, il suo video di saluto esattamente alla mezzanotte del 31 dicembre. “La Lituania – esordisce il presidente della Bce – ha adottato misure eccezionali in tempi difficili per raggiungere gli obiettivi necessari per entrare nell’Euro: questi risultati beneficeranno nello stesso tempo l’Eurozona la Lituania. L’Eurozona – prosegue Draghi – si arricchisce dall’ingresso di questo piccolo Paese dalla grande storia, dalla grande cultura e dalle grandi conquiste economiche. Da oggi in poi il banchiere centrale di Vilnius, Vitas Vasiliauskas sarà  componente a pieno titolo del Consiglio della Bce, dove partecipera’ in modo attivo all’attività di monitoraggio dell’azione politica dell’Eurozona. Questo – sintetizza Draghi – mostra come, in un’era in cui gli Stati nazionali sono sempre più interconnessi, condividere sovranità  vuol dire aumentare la sovranità. Congratulazioni e benvenuta, Lituania”.

 

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