Contrariamente a quanto affermato da Londra nei giorni scorsi, il greggio libico ha avuto «un peso molto importante», decisivo, nel rilascio dell’autore dell’attentato di Lockerbie, Abdel Basset al-Megrahi.
Il ministro della Giustizia britannico Jack Straw alla fine lo ha ammesso in un’intervista al Daily Telegraph.
Straw, che inizialmente aveva scaricato la responsabilità sul ministro scozzese Kenny MacHaskill, ha affermatoche la sua decisione ha aiutato a migliorare le relazioni con Tripoli e ha facilitato la firma del un contratto per lo sfruttamento di un maxigiacimento da 15 miliardi di sterline tra Tripoli e la Bp.
Rispondendo alla domanda se gli scambi commerciali avessero giocato un ruolo nella sua decisione di includere Megrahi in uno scambio con la Libia, Straw ha ammesso: «Si. Una parte molto importante. Non intendo giustificarmi. La Libia era uno “stato canaglia”. Volevano riportarlo indietro a pieno titolo nella comunità internazionale. E questo ha incluso il commercio perche il commercio è una parte essenziale dell’operazione e di conseguenza abbiamo avuto l’accordo con la Bp».
Le parole di Straw rischiano di imbarazzare, e anche molto, Gordon Brown. Il premier dopo l’irritazione con cui Megrahi, condannato all’ergastolo per aver fatto saltare in aria il volo Pan Am 103 il 21 dicembre 1988 uccidendo 270 persone, era stato accolto a Tripoli aveva negato che l’accordo petrolifero avesse avuto un peso nell’operazione.
Ora si ritrova sburgiadato ed esposto ancora di più agli strali degli Usa che sul Boeing 747 esploso nei cieli scozzesi avevano a bordo 189 persone.