Londra prepara la sua Tour Eiffel, ma la stampa attacca: “Gigantismo fascista”

Uno dei progetti per la "Torre Olimpica" di Londra

Una torre simile in tutto e per tutto alla Tour Eiffel parigina, ma più alta e meglio illuminata di notte. Questa l’idea del sindaco di Londra, il conservatore Boris Johnson. Nelle intenzione del primo cittadino la nuova  “torre di Londra” dovrebbe diventare il monumento simbolo dei giochi Olimpici in programma, proprio nella capitale inglese, nell’estate del 2012.

Così Johnson ha indetto un concorso per scegliere il progetto migliore e una decisione definitiva dovrebbe arrivare entro un paio di settimane. Le prime anticipazioni, rivelate dal quotidiano Sunday Times, parlano di una torre interamente metallica, alta 120 metri e dotata di tre terrazze.

La scelta di costruire un nuovo monumento, però, trova più di qualche oppositore. A cominciare dalla stampa che lega la torre alla “megalomania” di Johnson. Per i “maliziosi” quotidiani inglesi, il sindaco, persa la battaglia con David Cameron per la leadership dei Tories, si vorrebbe consolare lasciando alla città un “segno” eterno della sua presenza.

Il Times, per esempio, parla di «manie di grandezza architettoniche paragonabili a quelle di Mussolini durante il ventennio». Gli fa eco il critico d’arte Brian Sewell che parla di «una mostruosità. Il nostro paese è già pieno di opere senza alcun valore, tipiche di un’era di gigantismo fascista in urbanistica».

Critiche feroci che fanno passare in secondo piano il fatto che la torre non costerà neppure una sterlina ai contribuenti inglesi. Del finanziamento, infatti, si occuperà interamente il milionario indiano Lakshmi Mittal, magnate dell’acciaio con un patrimonio che, prima della crisi, sfiorava i 16 miliardi di sterline.

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