M5S e Lega bocciano indagine del Parlamento europeo sulle interferenze russe

lega e M5S bocciano inchiesta sulle interferenze russe
Matteo Salvini e Gianluca Savoini sulla Piazza Rossa a Mosca

ROMA – “Questa mattina all’Europarlamento il M5S si è alleato con i sovranisti, tra cui la Lega, per votare contro la creazione di una commissione speciale per indagare sulle interferenze estere, a cominciare dalla Russia, sulle elezioni negli Stati Ue. E menomale che erano i ‘nuovi europeisti’ e ‘solidi democratici’. Complimenti!”. Polemico l’intervento dell’europarlamentare Carlo Calenda, promotore della risoluzione sulle ingerenze elettorali straniere e la disinformazione nei processi democratici nazionali ed europei, avanzata dal gruppo dei Socialisti e Democratici.

Nella votazione l’Aula si è spaccata quasi a metà, con una leggera prevalenza dei contrari: 320 contro 306. Il punto politico “italiano” riguarda proprio M5S che ha votato contro l’indirizzo dell’alleato di governo, voto decisivo come abbiamo visto. La pattuglia dei 13 grillini in Europa era l’ago della bilancia e ha finito per salvare l’ex alleato leghista. Nella risoluzione parlamentare vengono citati espressamente la Russia e il caso Savoini.

Interpellati sulla questione, gli eurodeputati del Movimento si trincerano dietro un «no comment». Non spiegano le ragioni del loro «no» e nemmeno dell’astensione alla risoluzione finale. Fonti M5S si limitano a far sapere di essersi astenuti su questo punto perché l’accusa alla Lega “non si basa su fonti ufficiali, ma solo su fonti giornalistiche”.

Ne va delle sorti della democrazia liberale, è la riflessione di Calenda. “Il Gruppo Ecr – partito della destra euroscettica – ha presentato un emendamento per cancellare la proposta di istituire una Commissione speciale d’inchiesta. Questo emendamento non sarebbe mai passato senza una saldatura, a quanto pare ancora molto forte, tra Lega e M5S, che non hanno perso l’occasione di unirsi pur di evitare che si indaghi sul tema delle interferenze russe anche sull’Italia. La democrazia liberale è sotto attacco e lo sarà per i prossimi dieci anni. Un attacco che in Italia ha come protagonisti partiti come la Lega e il M5S. Con questo voto oggi a Bruxelles ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione,” conclude Calenda. (fonte Ansa)

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