Manovra, Conte: “Più crescita e rimoduliamo le misure”. Ma è scontro tra Moscovici e Salvini

Manovra, Conte: "Più crescita e rimoduliamo le misure". Ma è scontro tra Moscovici e Salvini
Manovra, Conte: “Più crescita e rimoduliamo le misure”. Ma è scontro tra Moscovici e Salvini (Foto Ansa)

ROMA – Sembra restare aperto il dialogo con l’Unione europea dopo la bocciatura della manovra. “Più crescita e siamo pronti a rimodulare le misure”, dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, provando a mediare sottolineando che “siamo responsabili, non c’è nessuna presunta ribellione all’Ue”. Nel frattempo, però, va in scena una nuova lite tra il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, e il vicepremier Matteo Salvini.

“Sull’Italia ho una parola d’ordine che in questo momento non è né formale né fittizia: in questo momento il dialogo con l’Italia è più necessario che mai”, ha detto il commissario europeo Moscovici, intervenendo dinanzi ai deputati della commissione per gli Affari europei all’Assemblea Nazionale di Parigi. Con l’Italia, ha però aggiunto, “possiamo avere un accordo sulle regole, avvicinarci a queste regole, ma non può esserci una trattativa da mercanti di tappeti. Nel tennis – ha detto – quando la pallina cade sulla linea, magari leggermente all’esterno, un arbitro indulgente può considerare che hai segnato il punto. Ma se lanci la pallina sugli spalti, non c’è arbitro che possa accettare il punto”. Oggi, con l’Italia, “la pallina è sugli spalti, e la Commissione è l’arbitro”. 

“Il popolo italiano non è un popolo di mercanti di tappeti o di accattoni”, la replica di Salvini. “Moscovici continua ad insultare l’Italia, ma il suo stipendio è pagato anche dagli italiani. Ora basta, la pazienza è finita”.

Ben diversi i toni di Conte, secondo il quale il governo italiano potrà inviare all’Europa le sue “controdeduzioni” sulle manovra e trasmetterà “una replica ben articolata ed esaustiva allo scopo di illustrare i programmi e le decisioni. Puntualizzeremo gli effetti della manovra sulla crescita”, ha spiegato. “L’Eurogruppo di luglio aveva chiesto all’Italia” di “contenere la crescita primaria entro lo 0,1%. Secondo l’opinione della commissione il documento mandato dall’Italia prevede un deterioramento dello 0,9% allontanando il Paese dal conseguimento nel medio termine che garantisce l’equilibrio di bilancio”. 

Nella risposta all’Ue “ribadiremo e puntualizzeremo gli effetti della manovra sulla crescita”, ha aggiunto il premier. “Ci sarà un’accelerazione degli investimenti e rimodulazione in Parlamento di alcuni interventi se possono accrescere gli effetti positivi sulla crescita senza alterare ratio e contenuti. Nel caso in cui l’Ecofin dovesse decidere di aderire alla raccomandazione della Commissione”, ha spiegato Conte nell’informativa in Aula alla Camera sulla manovra, “chiederemo tempi di attuazione molto distesi. Questo tempo ci servirà per consentire alla manovra economica di produrre i suoi effetti sulla crescita e, grazie a questo, di ridurre il debito pubblico. Sugli investimenti ricordo che il Governo sta per adottare in via definitiva il DPCM che ripartisce le risorse, pari ad un ammontare di circa 36 miliardi, del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese”, ha detto poi il premier.

 

Gestione cookie