Mauro-Schmid: “Fatti i compiti, tocca a Berlino”, “Roma non faccia la vittima”

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
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Angela Merkel e Mario Monti (LaPresse)

ROMA – “Quando l’Europa chiama l’Italia risponde, noi i compiti a casa li abbiamo fatti Ora serve un‘Europa capace di fissare un obiettivo…e c’è bisogno della Germania per tutto questo”, scrive il direttore di “Repubblica” Ezio Mauro. “La Merkel deve usare la sua forza per aiutare gli altri, ma l’Italia non agisca come se fosse una vittima di un crudele Nord”, ribatte dalle colonne di Repubblica, Thomas Schmid, il senior editor del quotidiano tedesco liberal-conservatore Die Welt.

Un faccia a faccia su carta quello di Mauro e Schmid sul futuro dell’Europa e sulla tenuta dell’asse Roma-Berlino retto dal premier Mario Monti e dalla cancelliera Angela Merkel, è un botta e risposta sulle richieste reciproche di Roma e Berlino.

L’APPELLO DI MAURO: “NON SOLO RIGORE” – “L’Italia con le sue contraddizioni risponde (…) ma tagliare e tassare è più facile che crescere e sviluppare. Siamo arrivati al punto in cui la politica del rigore e dell’austerità va proseguita, ma da sola rischia di avvitarsi in una spirale di recessione col pericolo di trasformare l’Europa nella palla al piede dell’economia mondiale, come dimostra l’allarme del presidente Obama”, scrive Mauro.

La risposta a questi attacchi, secondo il direttore di Repubblica, può avvenire solo con un’Europa più forte, “introducendo il principio di salvaguardia centrale e solidale che oggi manca e che sostenga gli Stati e non soltanto le banche sotto attacco, ma è anche strategica perché serve un piano di sviluppo e di crescita”.

Per Mauro se di gap si può parlare è di certo politico, l’Ue avrebbe bisogno di unione politica. “Il vero deficit dell’Europa è dunque è politico. Manca una politica capace di fissare un obiettivo oltre i sacrifici e il rigore, rendendoli accettabili per il cittadino”.

Alla cancelliera tedesca Angela Merkel dice: “Bisogna indicare un punto d’arrivo, una posta in gioco per l’austerity”. E ancora: “C’è bisogno di una leadership, di visione, di ambizione e di politica” e quindi “reimpiantare la sovranità nei cittadini perché non possiamo continuare a prendere decisioni cruciali per l’Europa, prescindendo dal consenso e dalla fiducia e dall’opinione degli europei. Il problema è che c’è bisogno della Germania per tutto questo, come Berlino ha bisogno dell’Europa. Ma la Germania ha quest’ambizione? Si accontenterà di accettare un ruolo di potenza con una supremazia economica (…) o è pronta ad accettare la sfida di una leadership culturale e politica?”.

SCHMID: “BERLINO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’, ROMA ABBIA LA VOLONTA’ DI AIUTARSI DA SOLA” – “Paesi come l’Italia, che si trovano sotto sorveglianza speciale, non dovrebbero agire e pensare come sentendosi povre vittime si un crudele Nord protestante, devono avere la volontà di aiutarsi da soli”, avverte Schmid.

Poi fa un esame di coscienza parlando della sua Germania “percepita come un Paese senza scrupoli e senza freni” e ammettendo che Angela Merkel “fa troppo poco per spiegare ai cittadini d’Europa e anche ai tedeschi che gioco stiamo giocando e che cosa è in gioco oggi”.

Quindi, secondo Smith Berlino “prima di tutti deve prendersi la sua responsabilità”.  E poi: “La Germania deve usare la sua forza per aiutare gli altri, deve diventare un amministratore e garante per la stabilità riconquistata di Stati oggi deboli. Sì la Germania deve essere egemone in modo amichevole. Il potenziale per farlo lo ha. Ne ha anche la volontà?”.