Angela Merkel, incertezza per l’energia dalla Russia, investimenti in Europa

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 24 Marzo 2014 - 07:58 OLTRE 6 MESI FA
Angela Merkel, incertezza per l'energia dalla Russia, investimenti in Europa

Angela Merkel. Il petrolio russo per ora non è un problema. dopo non si sa

BRUXELLES – Il comportamento della Russia nel contrasto con l’Ucraina a proposito della Crimea che è stata annessa al Paese di Putin a seguito di un referendum giudicato illegittimo dalla comunità internazionale perché non rispetta il Memorandum di Budapest del 1994, ha offuscato, secondo la cancelliera Angela Merkel, la fiducia nella sicurezza delle forniture energetiche russe.

Tuttavia, per Angela Merkel al momento non c’è la necessità di agire contro gli investimenti delle imprese russe nelle infrastrutture energetiche come gasdotti o gasometri in Germania e nell’Unione Europea.

“Io penso che non si debba intervenire in quell’ambito”, ha detto la cancelliera venerdì dopo la fine del vertice Ue a Bruxelles. “Ma la fiducia – lo si vede da molte ripercussioni sui mercati – la fiducia è già scossa”.

E anche se la Germania, come riporta la Reuters, avrebbe potuto contare sulle forniture di gas russo persino durante la guerra fredda, Angela Merkel vedrebbe una certa incertezza tra i suoi partner dell‘Unione. Per questo motivo, al vertice UE è stata presa la decisione di promuovere fonti energetiche alternative.

Angela Merkel ha ventilato l’eventualità di costruire un terminale per gas liquido nella città tedesca di Wilhelmshaven.

Finora gli investitori non avrebbero sfruttato questa possibilità, ma,  ha detto,

“se ci fosse una maggiore domanda le cose potrebbero cambiare di nuovo”.

Un’altra opportunità per gli europei potrebbe venire dagli Stati Uniti se questi dovessero consentire l’esportazione di gas liquido all’estero.

La Commissione europea entro giugno 2014 dovrà presentare una relazione sulla dipendenza energetica dalla Russia e sulle possibili vie di uscita e a questo scopo da Berlino si sostiene che i legami tra gli Stati in merito all’approvvigionamento del gas dovrebbero essere ampliati: specialmente per il collegamento di Spagna e Portogallo.

Angela Merkel, nel corso del vertice, ha insistito sulla solidarietà tra gli Stati dell’Unione per far fronte alla forte dipendenza dal gas e dal petrolio russo soprattutto da parte dei Paesi dell’Est europeo.

Il memorandum di Budapest è stato firmato nel 1994 da Stati Uniti, Regno Unito e Russia a seguito di una mozione approvata dal Parlamento ucraino con la quale si chiedeva ai tre firmatari di preservare l’integrità territoriale del Paese in cambio della rinuncia alle armi nucleari.