Merkel, no agli Eurobond: “Ho parlato con Conte, ci sono altre soluzioni”

BERLINO – La Germania motiva il suo no agli Eurobond, ma ‘vede’ avvicinarsi un compromesso all’Eurogruppo su un pacchetto d’emergenza per contrastare l’impatto economico del coronavirus.

Angela Merkel spiega la sua posizione, in una conferenza stampa convocata a Berlino: “E’ noto che non credo che si debbano mettere in comune le garanzie, per cui noi siamo contrari agli eurobond, ma ci sono molte altre possibilità, altre soluzioni. Penso che oggi all’eurogruppo si potrà trovare un accordo in merito”. Insomma, non verrà meno la solidarietà, promette la cancelliera.

“Ho parlato a lungo con il premier italiano Giuseppe Conte anche pochi giorni fa”, spiega ancora, “e siamo d’accordo che vi sia una urgente necessità di solidarietà ora che l’Europa vive le sue ore forse più difficili.

La Germania è pronta a dare a dare solidarietà e si sente in dovere di darla”. Merkel ripete quanto già detto diversi giorni fa: “La Germania starà bene se l’Europa starà bene”, ma sottolinea che si possono dare “valutazioni diverse” su quali siano gli “strumenti più adatti”.

“Ci sono molti miliardi di euro” a disposizione, aggiunge la cancelliera, aggiungendo di pensare in particolare a “tre punti molto importanti” che consistono negli strumenti di cui dispone il Mes (Meccanismo europeo di stabilità), nell’“allargamento delle attività della Bei” (Banca europea per gli investimenti) ed il “fondo europeo di contributo per il lavoro a orario ridotto”. A detta della cancelliera si tratta di “mezzi molto efficaci”.

La cancelliera lo dice ancora: che non si pensi che la Germania non dia il suo “contributo alla solidarietà europea”. E segnali in direzione di un accordo all’eurogruppo sono arrivati anche dal vicecancelliere e ministro alle Finanze tedesco Olaf Scholz, che ha scelto una dichiarazione video pubblicata sul sito del suo dicastero, diffusa anche su Twitter, per dire che la pausa di un giorno “ha contribuito al fatto che tutti hanno innalzato la propria volontà ad arrivare ad una soluzione comune”. 

Insomma, scandisce Scholz, “sembra che un’intesa sia possibile”, grazie al fatto che “ieri ed oggi ci sono stati molti colloqui bilaterali: ma adesso è importante che ce la facciamo definitivamente”. Non si si tratta di “politica astratta”, spiega ancora il ministro, dato che “la pandemia ha colpito tutta l’umanità e tutti i cittadini d’Europa nella stessa misura”.

Per contrastare le conseguenze economiche del coronavirus, l’impegno può essere solo “comune e solidale”. La solidarietà, è il messaggio di Scholz, “è la cosa da fare in questo tempo così difficile”. (fonte AGI) 

 

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