Monti: “Berlusconi negò la crisi”

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Il governo precedente non ha voluto ammettere la grave insufficienza della crescita ed ha tralasciato le politiche di liberalizzazione che avrebbero rimediato a questa carenza”, lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro.

”I nostri fondamentali – ha spiegato Monti rispondendo ad una domanda sulle ragioni del duro attacco dei mercati contro l’Italia – sono buoni, se non molto buoni. L’Italia non ha vissuto il grande boom immobiliare della Spagna o il grande boom finanziario dell’Irlanda che si sono rivelati nefasti”. Le famiglie italiane, ha proseguito il premier, ”hanno un tasso di risparmio molto elevato e sono poco indebitate. Il settore bancario si e’ tenuto ai margini delle operazioni finanziarie molto sofisticate che hanno colpito il mondo anglosassone. La crisi dell’economia reale e’ stata meno grave che in certi paesi. Quanto all’indebitamento del settore pubblico, resta contenuto”.

”I mercati – ha spiegato ancora Monti – hanno attaccato l’Italia verso la meta’ del 2011, piu’ tardi che in altri paesi. Due le ragioni: la maggioranza al potere ha rimesso in questione la sua politica d’austerita’ budgetaria dopo il risultato negativo delle elezioni regionali in maggio, cosa che ha destabilizzato i mercati e inoltre il governo precedente non ha voluto ammettere la grave insufficienza della crescita ed ha trascurato le politiche di liberalizzazione che avrebbero rimediato a questa carenza”.

”L’Europa non deve piu’ aver paura dell’Italia”, ha detto ancora Monti, a due giorni dall’incontro con il presidente Nicolas Sarkozy, fissato per il 6 gennaio. “Disponiamo di materia prima molto rara in Europa, un consenso di fondo dell’opinione pubblica a favore dell’integrazione europea”, ha spiegato Mario Monti a Le Figaro.

”Io sono stato commissario europeo per dieci anni. Il presidente della Repubblica italiana e’ un europeista molto convinto. Noi abbiamo messo l’Europa al centro delle nostre preoccupazioni. – ha detto ancora il presidente del Consiglio nell’intervista al quotidiano francese – Abbiamo centrato le nostre azioni sul rispetto dei vincoli europei che Silvio Berlusconi si e’ trovato obbligato ad acettare in una situazione di emergenza, compreso il ritorno all’equilibrio di bilancio nel 2013 che noi abbiamo tradotto in misure concrete”.