BRUXELLES – Beppe Grillo è volato a Bruxelles per incontrare il leader dell’Ukip, Nigel Farage. Il viaggio doveva restare segreto, ma il caso ha voluto che sullo stesso volo ci fosse Matteo Salvini, anche lui a Bruxelles per incontrare l’ultranazionalista francese Marine Le Pen, che è subito corso a spifferare la notizia su Twitter. I primi due puntano a formare un fronte anti-Merkel, gli altri due ad annientare l’Unione Europea. Di fatto i no euro sono divisi.
Due giorni fa Farage, in un’intervista all’Ansa, si era detto interessato a un incontro con Beppe Grillo, “per discutere con lui delle nostre politiche che hanno molto in comune”, a partire dall’euroscetticismo. Detto fatto. Beppe Grillo non ha voluto annunciare ufficialmente le ragioni della sua visita, ma secondo fonti del Movimento 5 Stelle l‘incontro è confermato e dovrebbe tenersi a pranzo in un ristorante del centro.
Nei piani di Farage c’è l’idea di formare un gruppo parlamentare a Strasburgo che sia numericamente più consistente degli europopulisti di Marine Le Pen e senza connotazioni politiche. Unico obiettivo: revisione dei trattati e allentamento della cinghia comunitaria. E Grillo, alle prese con la difficile scelta di quali banchi far occupare ai suoi deputati esordienti all’interno dell’Europarlamento a meno di restare soli, con appena 17 deputati che nulla potrebbero a fronte di una maggioranza schiacciante, farebbe proprio al caso suo.
Entrambi, Grillo e Farage, in passato hanno preso le distanze col Fronte Nazionale della Le Pen. Ma la lady nera di Francia non si è scomposta e ha subito cercato conforto con il leghista Salvini, che stamattina cinguettava trionfante:
Le Pen propone #Referendum sull’Europa. Bene! Basta subire scelte di banchieri e burocrati, è ora che a DECIDERE siano i Cittadini! #Salvini
Per formare un gruppo servono 25 eurodeputati di 7 stati diversi. Insieme Grillo e Farage formerebbero una squadra di 40 eurodeputati, gli basterebbe trovare altri 5 parlamentari ognuno di diversa nazionalità e il gioco è fatto. Insieme avrebbero diritto pure a una vicepresidenza e qualche commissione
La domanda è: come mai questa scelta, come tutte le altre prese sinora, non è stata posta al vaglio referendario della Rete?
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