ROMA – Anche dopo lo spoglio del 72% delle schede nelle elezioni politiche in Polonia , il partito di destra Pis del leader Jaroslaw Kaczynski si conferma con la maggioranza assoluta alla Camera e con dati per il Senato che tendono a un esito analogo anche se mancano conferme ufficiali.
Maggioranza assoluta
Dai dati diffusi dalla Commissione elettorale nazionale emerge che il partito “Diritto e Giustizia” (Pis) sta ottenendo il 46% dei voti, due punti in più rispetto alla previsione degli exit-poll, con un balzo di otto sul risultato delle precedenti elezioni. Grazie al premio di maggioranza otterrebbe 239 dei 460 seggi della camera bassa. Il principale gruppo di opposizione, Coalizione civica (presieduta dl presidente del Consiglio europeo Donald Tusk), sta raccogliendo il 25%, due punti in meno rispetto alle rilevazioni di ieri sera e uno in più sul 2015.
Welfare, valori tradizionali, omofobia
Kacyinski ha di fatto conquistato gli elettori attraverso un modello di welfare centrato sul beneficio diretto dei cittadini (si chiama 500+, una specie di bonus bebè per ogni figlio nato dopo il primo), i sussidi all’agricoltura, un’agenda politica ispirata ai valori tradizionali. Quindi intangibilità del concetto di famiglia con accenti omofobi e intolleranti verso i diritti Lgbt considerati una deriva morale che ammorba l’Occidente.
Il sostegno della Chiesa è stato ancora una volta decisivo, insieme alla tv di Stato impegnata a presentare qualsiasi proposta non allineata con le parole d’ordine del Pis come eversiva e il messaggio potente che votare altri partiti avrebbe significato rinunciare a 500+ (circa 120 euro al mese per figlio).
Con Kacyinski la Polonia è finita nel mirino dell’Unione europea per la violazione dello stato di diritto e la Commissione ha deciso di deferire Varsavia alla Corte di giustizia dell’Ue in merito al nuovo regime disciplinare sui giudici, richiedendo una procedura accelerata.
Opposizione frammentata
“Sinistra” si conferma al 12% (+4 rispetto alla precedente tornata) come anche, al 7%, i nuovi nazionalisti di estrema destra di Confederazione, mentre il blocco ruralista di Coalizione Polacca sta raccogliendo il 9%.
Per il Senato viene attribuito un 46% al Pis e a Coalizione civica (di centro-liberale filo Ue) il 32%. Il ruralista e conservatore Partito Popolare Polacco (Pls), che alla Camera corre all’interno del gruppo “Coalizione polacca”, sta superando la soglia di sbarramento col 5%. Fuori dalla camera alta rimarrebbe invece “Sinistra” col 2% e anche il nazionalista di estrema destra Confederazione (1%).
La mossa vincente
“Il colpo di genio comunque è stato il programma 500+” – suggerisce Konstanty Gebert, scrittore ed editorialista di Gazeta Wyborcza -, “non è un programma di assistenza sociale, e qui sta la genialità” perché “il contributo non tiene conto del reddito. È dovuto a chiunque, quindi riceverlo non è umiliante”.
Dunque, “per la prima volta decine di migliaia di famiglie hanno potuto disporre di un introito extra con cui decidere se comprare un frigorifero o concedersi una vacanza al mare. Accusando la gente di essersi svenduta per 500 zloty, l’opposizione liberale ha sbagliato o non ha capito quel che è successo”. (fonte Ansa)