Per sferrare il suo attacco, il ministro della Sanità polacco ha scelto il luogo di massima visibiltà, il Parlamento. E il suo discorso si è subito trasformato in una “bomba” mediatica che sta facendo, grazie al web, il giro del mondo.
Ewa Kopacz doveva fare il punto della situazione sull’influenza A in Polonia e la politica del suo ministero in fatto di vaccinazione. Ma il suo intervento è diventato qualcos’altro, qualcosa che farà certamente discutere.
«Siamo in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa» ha detto il ministro. E la truffa in questione è, a suo dire, quella dei vaccini per la nuova influenza. Kopacz, ha chiesto all’assemblea quale fosse il dovere del ministero della Salute: «Concludere accordi che facciano l’interesse dei cittadini oppure siglare accordi che facciano l’interesse delle case farmaceutiche?».
Kopacz, poi, ha continuato con le domande retoriche: So che ci sono tre vaccini disponibili oggi sul mercato, realizzati da tre produttori diversi. Ognuno di loro ha una differente quantità di sostanze attive, non è strano che siano trattati tutti alla stessa stregua? Non è dunque ragionevole che il Ministero della Salute e i suoi esperti nutrano alcuni dubbi in proposito? È possibile che uno di questi, magari quello con una quantità inferiore di sostanze attive, sia solo acqua fresca, alla quale attribuiamo il potere di curare l’influenza?».
Insomma, per il ministro ci sono troppi punti oscuri nella vicenda, non ultimo quello delle controindicazioni. In Germania, per esempio, almeno tre persone sono morte a poca distanza dall’inoculazione del vaccino ma le case farmaceutiche sembrano non essersene accorte. Kopacz è netto: «Ci sono siti web nei quali i produttori di vaccini sono obbligati a pubblicare gli effetti collaterali della vaccinazione. Vi invito a visitare uno qualsiasi di questi siti web e a trovare un qualsiasi effetto collaterale indesiderato. Cercate la conseguenza più trascurabile, trovatene anche solo una, come una piccola reazione allergica sulla pelle. Può succedere anche utilizzando il farmaco più sicuro al mondo. Non esiste un solo effetto collaterale: hanno inventato il farmaco perfetto!»
Inspiegabile, allora, prosegue il ministro il fatto che le società produttrici «non lo vogliano introdurlo nel mercato libero e assumersene la completa responsabilità».