Presidenziali in Francia: due dame e un cavaliere per i socialisti

PARIGI – I socialisti muovono le dame: ieri Segolene Royal e domani Martine Aubry, entrambe candidate alle primarie del partito; ma a guidare il drappello per le presidenziali c'è per ora un cavaliere, Francois Hollande. Per il fine settimana, il partito guida della gauche avrà messo tutte le sue carte in tavola dopo la bufera che ha investito Dominique Strauss-Kahn, sulla carta il favorito dei favoriti.

Sessant'anni, sindaco di Lille, segretario del partito e figlia dell'ex presidente della Commissione europea Jacques Delors, Martine Aubry annuncerà domani dal suo feudo nel nord una candidatura sulla quale la suspense era solo di facciata. Infatti, non si sarebbe presentata se ci fosse stato Strauss-Kahn, questi erano i patti. Ma la caduta del presidente del Fmi, che sulla carta avrebbe stracciato ogni avversario, l'ha spinta nell'arena. Quarantotto ore prima di lei, era scesa in campo Segolene Royal, l'avversaria che diede filo da torcere a Sarkozy fino all'ultimo nel 2007 ma che adesso e' staccata nei sondaggi.

Da parecchie settimane è in piena campagna elettorale e con il vento in poppa il terzo big del Ps, Francois Hollande.

Il dato che rende al momento ottimista la gauche francese è che la caduta di DSK non ha intaccato le speranze di vittoria del candidato socialista. Hollande e la Aubry, secondo tutti gli istituti di sondaggio, sono oltre il 30% delle intenzioni di voto, l'avversario della destra, il presidente Nicolas Sarkozy, è attorno al 19%, alla pari con la Royal.

Entro la fine della settimana saranno scesi in campo tutti i pretendenti socialisti, da Manuel Valls allo strauss-kahniano Pierre Moscovici. Il quadro sarà allora chiaro, comincerà la campagna elettorale per il voto dei simpatizzanti del partito, il 16 ottobre.

Due gli errori che la sinistra socialista vuole evitare: non fare la fine dei Verdi-ecologisti, che si sono dilaniati fra i loro candidati alla candidatura (Eva Joly e Nicolas Hulot), e non ripetere l'infausta esperienza del 2007, quando i quadri del partito non presero bene la designazione di Segolene Royal e le remarono contro. Lei, Segolene, ha detto ieri di aver ''capito gli errori del passato'', con chiaro riferimento anche al fatto che, per peccato d'orgoglio, non tese mai la mano in quelle settimane ai suoi oppositori boss de partito. Per questo l'appuntamento per tutti i dirigenti è in un consiglio politico giovedì, per sancire una tregua.

I candidati veri saranno tre: Martine Aubry, segretario che punterà sull'unità del movimento; Francois Hollande, che vuol far dimenticare di essere stato segretario per proporsi come volto nuovo; Segolene Royal, la donna dalle soluzioni estemporanee, che rivendica un legame tutto suo con la gente al di fuori delle gerarchie di partito.

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