Presidenziali in Francia. Merkel è l'asso nella manica di Sarkozy

PARIGI – Angela Merkel ai comizi elettorali di Nicolas Sarkozy: ecco l'asso nella manica, forse solo il primo, del presidente dato da mesi per sconfitto nei sondaggi sulle presidenziali. Intanto sale l'attesa per i suoi annunci ai francesi, domani sera in tv a reti unificate: probabile aumento dell'Iva e Tobin tax ''alla francese''.

Dopo una settimana nella quale l'avversario socialista, Francois Hollande, ha riempito tutti gli spazi mediatici, avendo fra l'altro la meglio nel dibattito tv sul ministro Alain Juppe', sorta di ''emissario'' di Sarkozy, ecco che il presidente e' atteso ad alcuni passi decisivi.

A preannunciare che non sara' il Sarkozy dimesso trapelato dalle ultime indiscrezioni, l'annuncio in anteprima che la cancelliera tedesca verra' in Francia a sostenerlo in campagna elettorale.

Dal discorso di Hermann Grohe, segretario generale della CDU, invitato questo pomeriggio al Consiglio nazionale UMP, e' arrivata anche l'affermazione che la cancelliera e il suo partito sono convinti che Sarkozy sia ''la persona giusta all'Eliseo e che lo sara' anche in futuro''.

La mossa strategica – la cancelliera ricambia il sostegno ricevuto nel 2009 da Sarkozy nella sua rielezione in Germania – sembra orientata a colpire Hollande la' dove e' meno blindato, l'esperienza politica di vertice, i rapporti internazionali, la dimestichezza con l'Europa e la crisi.

Per il resto, tutti sono in attesa del ''verbo'' di Sarkozy domani sera in tv, una performance con pochi precedenti: reti unificate, pubbliche e private per un'ora di domande di giornalisti al presidente. Ufficialmente l'apparizione in tv alla vigilia del Consiglio europeo ha lo scopo di spiegare ai francesi quali leve si stanno azionando per uscire dalla crisi.

Ma nessuno dubita che per Sarkozy sia la strada piu' sicura per arrivare nelle case dei francesi e riproporsi come protettore della Francia e del futuro di tutti.

E' gia' filtrato qualcuno degli annunci che il presidente ha in animo di fare ai francesi: per alleggerire il costo del lavoro, aumentera' l'IVA dell'1,6%, per toccare il record del 21,2%. Ma non solo: la Tobin tax, sulla quale Sarkozy si era impuntato in Europa, si tradurra' in un rafforzamento dell'imposta sulla Borsa, una 'Tobin alla francese'.

Sempre nel capitolo crescita, il presidente-candidato annuncera' un inasprimento delle sanzioni per quelle imprese di oltre 250 dipendenti che non rispetteranno l'obbligo di avere nella propria forza-lavoro almeno il 4% di giovani con contratto di primo impiego.

Si tratta di annunci frutto del vertice con i partner sociali al quale Sarkozy avrebbe voluto dare un ruolo centrale nel suo avvio di campagna, ma che la perdita della tripla A e l'impennata mediatica (e di popolarita') di Hollande ha spostato in secondo piano. Dopo le riflessioni sul futuro senza politica in caso di sconfitta, e i mea culpa a mezza bocca con qualche fedele inviato di giornale, Sarkozy si e' deciso a fare sul serio.

I suoi fedelissimi, gli uomini che fremono in attesa di scendere in campo sul serio in campagna elettorale gli hanno intimato: ''ora o mai piu'''. Il sostegno diretto di Angela Merkel e' la prima mossa importante, ma tutto sembra mettersi in moto in queste ore: grandi sale da conferenza prenotate dall'UMP (una decina in 80 giorni, a quanto pare, per altrettanti comizi), l'investitura di un funzionario fedele e affidabile come Rene' Ricol al vertice della macchina elettorale e la pubblicazione di un libro molto ''personale'', di appoggio alla candidatura. E domani sera, decollo fissato alle 20:10, su tutte le tv francesi.

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