LONDRA – Nessuno vuole salire al trono d’Inghilterra. A rivelarlo è stato il principe Harry che in un’intervista a Newsweek, destinata a far discutere, ha raccontato gli aspetti poco accattivanti della vita reale.
Qualcuno della famiglia reale vuole diventare re o regina? Gli è stato espressamente chiesto. E lui ha risposto candidamente: “Non credo proprio, ma a tempo debito faremo il nostro dovere”.
I reali del XXI secolo, lascia intendere il quinto in linea di successione, non ambiscono a farsi la guerra l’uno con l’altro per accedere al “top job”, come un tempo lo definì sua madre, la principessa Diana.
Harry vede la posizione di enorme privilegio che spetta ai reali come un obbligo da assolvere “per il bene superiore del popolo” e non come qualcosa a cui ambire. Una posizione in linea con il suo impegno per “modernizzare la monarchia britannica”, senza però strafare. “E’ difficile mantenere l’equilibrio. Non vogliamo rovinare la magia. Il popolo britannico e il mondo intero hanno bisogno di istituzioni come questa”, afferma Harry.
Il secondogenito di Carlo, che recentemente aveva confessato di aver fatto ricorso alla terapia per superare il dramma della morte di sua madre, ha ricordato anche di quando nel 1997, all’età di 12 anni, fu costretto a prendere parte alla processione funebre per Diana nelle vie di Londra.
“A nessun ragazzino dovrebbe essere chiesta una cosa del genere – dice -mia madre era appena morta e io dovetti camminare a lungo dietro il suo feretro, circondato da migliaia di persone che mi osservavano mentre altri milioni di persone mi guardavano in televisione”. Una cosa del genere, aggiunge, “oggi non accadrebbe”.