Prodi: “Rischiamo di sparire dalla faccia della Terra…”

Romano Prodi (foto Ansa)
Romano Prodi (foto Ansa)

ROMA – “La guida tedesca ha sbagliato l’economia e quindi ha reso molto più grave la situazione”. Si parla di crisi ed Europa, e Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea, dice la sua. E punta il dito contro Berlino. “L’Europa – aggiunge in un’intervista concessa a Radio 24 e ripresa da Il Sole 24 Ore – è in una deriva di sfrangiamento, di dissoluzione. Se continua così è perché ogni paese fa la sua politica, col cappello in mano o senza”. Sulla Merkel afferma che “ha fatto prevalentemente gli interessi tedeschi”, eppure Prodi è d’accordo con la Cancelliera sull’appello rivolto dopo i fatti di Colonia: “Fa un appello alla solidarietà che è quasi etica, morale, di comprensione”, spiega. Mortadella aggiunge di non vedere leader all’orizzonte in Europa e si schiera contro il Vecchio Continente anche sulle sanzioni alla Russia: “Quelle non bisognava neanche metterle”, taglia corto.

Dunque si chiede a Prodi se, forse, ha fatto un errore di velocità nel volere un’Europa così come la desiderava quando era presidente del Consiglio. “Ma no – risponde -, forse avrei dovuto essere un po’ più veloce”. In che senso? “Lei pensi se la Polonia o l’Ungheria fossero come l’Ucraina. Se lasciavamo questi Paesi in balia di nessuno…sarebbe stato un disastro”. E così Minoli infierisce, sottolineando che anche Prodi comincia ad avere grossi dubbi sull’Europa così come è diventata. E l’ex premier: “Certo, la stupidità umana può far finire tutti i grandi progetti. In questo momento – sottolinea – c’è uno scatenamento di stupidità, come se i piccoli Paesi, o anche i grandi, possano fare da soli nel mondo. Neanche la grande Germania lo può fare”. E quindi questa Europa è destinata morire così? “Se sta così è in mezza al guado. Il problema è che dobbiamo andare sull’altra sponda; dobbiamo far più Europa, se no, come ho detto prima, scompariamo dalla faccia della Terra”.

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