MOSCA – La risposta di Vladimir Putin alla piazza che cresce arriva tre giorni dopo la nuova mega-manifestazione anti brogli a Mosca di sabato 24 dicembre. Citando Trotsky. "Il problema è che non hanno un programma unico. Hanno molti programmi individuali, ma nessuna indicazione su come raggiungere i loro obiettivi, neanche chiari, e non ci sono persone in grado di fare qualcosa di concreto", ha sentenziato il premier russo. Poi ha concesso: "Dobbiamo fare tutto affinché le elezioni presidenziali del prossimo marzo (nelle quali lui è candidato al Cremlino), siano trasparenti e oneste". Ma ha aggiunto di temere che "qualcuno cerchi di minarne la legittimità".
Per l'ex e probabile futuro zar russo, che ieri aveva invocato per la Russia una ''psicoterapia nazionale'', i suoi oppositori cercano di fomentare il caos e sarebbero "in preda al moto di Brown": movimento di particelle apparentemente casuale osservato dallo scienziato svizzero Robert Brown. Un evidente tentativo di far leva sui timori degli elettori russi di un crollo della vantata "stabilità" putiniana.
Stonano in questo contesto le parole dell'ex ministro delle finanze russo Alexei Kudrin, secondo il quale Putin sarebbe ormai "pronto al dialogo con l'opposizione". L'opposizione, infatti, nega: i commenti dei vertici russi sono un "riflesso pavloviano" di un "potere che non sa come reagire", secondo il blogger Alexey Navalny, che ieri sera in una lunga intervista a radio Echo di Mosca ha ammesso esplicitamente le proprie ambizioni presidenziali, spostandole però oltre il prossimo voto e ha promesso di portare in piazza a febbraio un milione di persone.
Ma la reazione dei vertici alla protesta montante si fa sentire nei corridoi del Cremlino: oggi il clamoroso licenziamento dalla carica di vice capo dell'amministrazione presidenziale di Vladislav Surkov, l'eminenza grigia della politica russa degli ultimi 12 anni.
Surkov sarà sostituito da Viacheslav Volodin, ma non perde il lavoro: il presidente russo Dmitri Medvedev lo ha nominato vice primo ministro incaricato della modernizzazione e dell'innovazione. Scatenando le speculazioni dei cremlinologi: si tratta di una promozione o un siluramento? In un'intervista al quotidiano Izvestia, Surkov di recente aveva elogiato la piazza commentando: '
"Il sistema si è esaurito". "La democrazia in Russia è stata preservata – ha commentato oggi dopo la notizia del suo cambio di ruolo in un'intervista all'agenzia Interfax – e passerà con successo i prossimi test". Per capire il peso del suo trasferimento nelle strategie del Cremlino, bisognerà aspettare probabilmente l'anno nuovo.
Intanto resta in carcere l'attivista Sergei Udaltsov, arrestato il 4 dicembre nelle prime proteste seguite al voto alla Duma e domenica condannato a una pena detentiva di 10 giorni per la terza volta consecutiva: l'esame dell'appello presentato dagli avvocati, fissato per oggi, è stato posticipato al 7 gennaio, nonostante le proteste della difesa.