Putin celebra Pietro il Grande e si identifica con l’imperatore. Chi era lo zar: dispotico, guerriero, moderno

Putin celebra Pietro il Grande e si identifica con l’imperatore. Nei commenti rilasciati alle tv russe in occasione del 350mo anniversario dalla nascita di Pietro il Grande, il presidente russo Vladimir Putin si è paragonato allo zar

Putin celebra Pietro il Grande e si identifica con l’imperatore

Tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come le loro due imprese storiche gemelle per riconquistare le terre russe.

“A quanto pare, spetta anche a noi restituire (ciò che è della Russia) e rafforzare (il Paese). Se partiamo dal fatto che questi valori fondamentali costituiscono la base della nostra esistenza, riusciremo sicuramente a risolvere i compiti che abbiamo di fronte”, ha detto, citato dal Guardian.

Comprensibile la reazione in Ucraina alle parole di colui che manifestamente si professa come il nuovo zar di tutte le russie. La prova, se ce ne fosse stato bisogno, del sogno di restaurazione imperialista.

“La confessione di Putin sulle confische di terre e il paragone con Pietro il Grande dimostrano che non c’è stato alcun ‘conflitto‘ ma solo la sanguinosa presa di possesso del Paese con pretesti artificiosi di genocidio”, della popolazione russofona.

Questo il commento su Twitter di Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino. Podolyak ha anche detto che non si dovrebbe parlare di salvare la faccia alla Russia ma si dovrebbe invece discutere di “immediata de-imperializzazione”.

Chi era Pietro il Grande

Tornando all’azzardo storico del paragone con cui Putin celebrando lo zar in realtà celebra e giustifica se stesso, sarà utile ricordare chi fosse Pietro Alekseevič Romanov detto il Grande ( (Mosca 1672-San Pietroburgo 1725), il fondatore della Russia moderna, il primo imperatore.

L’Enciclopedia Treccani (contributo per la voce Pietro il Grande dello storico Massimo L. Salvadori) ci consegna l’immagine di uno zar “dispotico e modernizzatore”. 

“Suoi obiettivi furono la modernizzazione anzitutto militare e amministrativa di una Russia profondamente arretrata e la sua trasformazione in una grande potenza aperta all’Europa. Per conseguirli fu spietato con il suo popolo e condusse ripetute guerre”. 

Le guerre con Svezia e Turchia

Le guerre appunto. Durante il suo regno ingaggiò battaglia con la Svezia, per il predominio sul Baltico e con l’Impero ottomano (Turchia) per il controllo del Mar Nero. Putin stesso ha citato espressamente i 21 anni di guerra con la Svezia (e il fatto che quando Pietro fondò San Pietroburgo nessuna delle nazioni europee riconosceva la regione dell’Ingria come slava, russa).

La pace con la Svezia del 1721 sancì l’acquisizione definitiva della Carelia (a est della Finlandia), dell’Ingria e della Livonia (tra Estonia e Lettonia).

 

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