Recovery Fund, nuova proposta: 50 mld in meno a fondo perduto. Olanda: “Bene così”

Recovery Fund, arriva una nuova proposta elaborata da Charles Michel. Per l’Olanda “è un passo verso la giusta direzione”. 

Recovery Fund, sul tavolo del summit, nel tentativo di sbloccare i negoziati, il presidente del Consiglio Charles Michel ha messo una nuova proposta di compromesso che prevede tra l’altro una riduzione di circa 50 miliardi delle sovvenzioni a fondo perduto, che scenderebbero così da 500 a 450 miliardi. 

Dopo una serie di riunioni ristrette sono ripresi i lavori del vertice Ue che deve decidere sul piano per la ripresa ed arriva questa proposta che l’Olanda sembra apprezzare. 

Questo il commento di fonti diplomatiche olandesi: 

“La proposta sulla governance presentata da Michel è un passo nella giusta direzione”.

Le stesse fonti sottolineano tuttavia come si tratti di un pacchetto, “e ci sono molte cose ancora da risolvere. Se ci riusciamo dipenderà dalle prossime 24 ore”.

La proposta Michel

La proposta Michel prevede di approvare una chiave di distribuzione modificata dei finanziamenti europei (60% dei fondi distribuiti in base a Pil e disoccupazione degli ultimi 5 anni, e il 40% in base al calo della crescita solo dell’ultimo anno) con l’introduzione di un ‘freno di emergenza’ sulla governance che prevede la possibilità per i Paesi di bloccare l’esborso dei fondi e chiedere l’intervento del Consiglio.

L’Italia continua a difendere la centralità della Commissione

L’Italia però continua a difendere la centralità del ruolo della Commissione europea.

Intanto il premier bulgaro Bojko Borisov, al suo arrivo al Consiglio, ha detto che “sul tema delle sovvenzioni e prestiti e nel loro bilanciamento credo che si possa trovare un compromesso, e penso che siamo vicini a trovare una soluzione che funzioni”.

Aperture da Mark Rutte

Dal premier olandese Mark Rutte era giunta un’apertura a una soluzione diversa dal voto all’unanimità. 

“Ci sono anche altri modi” per esercitare il controllo sulla gestione dei fondi Ue aveva detto in mattinata. 

“Il principio è che, specialmente quando si parla di sussidi, occorre sapere in modo anche più rigoroso se le riforme si fanno. E questa è la mia priorità” (fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev). 

 

 

Gestione cookie