Renzi a Barroso: “Rispetto i vincoli ma l’Europa deve risolvere i problemi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Marzo 2014 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA
Renzi a Barroso: "Rispetto i vincoli ma l'Europa deve risolvere i problemi"

Il tweet di José Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue

BRUXELLES, 20 MAR – Sorrisi e tweet di circostanza a parte (“Very positive talks with Italian Prime Minister @matteorenzi. #Europe will support reforms in #Italy”, scrive Barroso), il primo incontro fra il premier italiano Matteo Renzi e il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso è interlocutorio.

Come è già successo con Angela Merkel, Renzi non ha strappato a Barroso un nulla osta per portare dal 2,6% al 3% il deficit/Pil italiano del 2014, finanziando così i 10 miliardi di detrazioni fiscali per 10 milioni di italiani, promessi dal presidente del Consiglio nel giorno delle slide.

Così si spiegano i sorrisi di Renzi durante l’incontro con Barroso, così come era stato con la Merkel, e un tono più duro usato sul fido Twitter e davanti ai giornalisti, in un difficile equilibrio fra i partner europei da non irritare e un elettorato italiano al quale mostrare un’immagine di un leader che tira dritto anche in Europa.

Quindi “rispetto i vincoli ma l’Unione europea deve risolvere i problemi“, dichiara Renzi. “Noi rispettiamo tutti i vincoli e quindi talvolta faccio fatica a capire le polemiche” perché “L’Italia non viene in Europa come uno studente fuori corso ma come un Paese fondatore che rispetta i vincoli” e “l’Europa non è la causa del problema ma la possibile soluzione”, rassicurando che “c’è bisogno di un lavoro concreto sulle riforme che stiamo facendo”. Mano tesa al presidente della Commissione Ue: “Barroso ha fatto un tweet molto chiaro, bene. Sono contento che l’Europa apprezzi il processo delle nostre riforme”.

Le riforme, appunto: “Per chi vuole conoscere i numeri invito ad aspettare il Def tra qualche giorno”. Le riforme che puntano a “cambiare il Senato, il mercato del lavoro, la Pubblica amministrazione e la creazione di un’autorità anticorruzione, sono più importanti delle discussioni su uno 0,2% di deficit“, ha detto Renzi sottolineando che il governo sta “rivoluzionando e cambiando l’Italia”. Ma nessuno in Europa gli dà la licenza di sforare sul deficit, come finanzia le riforme? Gli enigmatici sorrisi di Van Rompuy e Barroso, quando viene chiesto loro se concordano con le “ricette di Renzi” non promettono bene.