Renzi-Merkel a Firenze FOTO, VIDEO: bene Draghi ma non sia alibi per non fare riforme

ROMA – Renzi-Merkel a Firenze: bene Draghi ma non sia alibi per non fare le riforme. Il bilaterale italo-tedesco, con Angela Merkel ieri e oggi ospite di Matteo Renzi a Firenze, si sta concludendo in concomitanza con il varo da parte della Bce del massiccio programma di acquisto titoli degli Stati da più di mille miliardi di euro, cui la Germania è stata ostile fino al’ultimo prima del compromesso.

L’enfasi dei due capi di Governo, guardati a vista dalla enorme statua del David di Michelangelo, è stata posta allora sull’importanza e l’irrinunciabilità di proseguire il percorso di riforme, a partire da quelle sul lavoro.

Dalle ultime decisioni economiche dell’Ue arrivano “primi segnali positivi”, ma “non bisogna bloccare le riforme” nei singoli Stati, ha detto il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa congiunta a Firenze con Angela Merkel.  Che elogia il piano di riforme del collega italiano: è “molto ambizioso” e “molto importante”, un “processo lungo” che “sono sicura che porterà dei risultati” ha detto la cancelliera tedesca.

“Le scelte della Bce sono molto importanti. Credo che tutto quello che verrà messo in atto darà un impulso” alla ripresa, ha aggiunto, un pensiero non esattamente scontato provenendo dal principale sponsor del rigore e della responsabilità dei singoli stati.

“Mi tranquillizza molto quello che avviene in Italia: ci sono riforme, si fanno passi importanti anche a livello psicologico, gli imprenditori tedeschi, che ho incontrato stamane, mi hanno detto che ora possono assumere, non hanno più paura di costi incalcolabili, possono agire in modo più chiaro” grazie a meno ostacoli. Lo ha detto Angela Mekel.

Citando tra l’altro le misure Ue sulla flessibilità e le decisioni di ieri della Bce di Mario Draghi, Renzi ha insistito: “Non si può bloccare il percorso riformatore, anzi questo percorso va accelerato. In 11 mesi abbiamo portato avanti una fase di riforme straordinaria”, ha aggiunto annunciando nuove misure su “scuola e innovazione” da oggi a un mese.

Sempre a proposito del Qe, Renzi invita a non considerarlo un alibi per frenare le riforme. “L’Italia può e deve mettere il turbo alle riforme. Guai a chi pensasse di scalare marcia”, credendo che quello che sta accadendo a Francoforte o a Strasburgo possa permettere un rallentamento del percorso riformatore. Anzi, questo “impone di andare ancora più velocemente, di essere ancora più determinati”.

Renzi e la Merkel agli Uffizi

 

 

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