Rom, il sindaco che fece costruire il fossato attorno al campo nomadi: “La Ue è irragionevole”

E’ diventato celebre nell’ottobre 2006 per aver ‘arginato’ l’arrivo dei nomadi nel proprio Comune scavando un fossato attorno al campo nomadi. Ma oggi il sindaco di Schio, Luigi Dalla Via(Pd) sostiene che l’Unione europea stia affrontando il problema ‘rom’ in maniera ”poco razionale”.

”Il tema – dice Dalla Via all’ANSA – ha radici antiche nel nostro continente ma mi sembra che oggi lo si tenti di risolvere in modo epidermico, a colpi di slogan. Tra tutti i problemi trattati dall’Europa questo potrebbe essere affrontato in maniera più razionale, con la prevenzione, avviando un ragionamento con i Paese di provenienza”.

Secondo Dalla Via per superare certe situazioni di disagio è limitativo ”caricare in aereo e rispedire nel loro Paese d’origine alcune famiglie”. A Schio il celebre ”fossato” lungo 200 metri e largo 70 centimetri, venne scavato, ricorda il sindaco, ”per porre un freno alla sosta selvaggia in zona industriale di numerose carovane di nomadi”.

Lo stesso Dalla Via ricorda che la sua amministrazione è da anni impegnata nell’integrazione di un gruppo di sinti che ancora vivono in roulotte: tre famiglie sinti sono ora in testa alle graduatorie per l’assegnazione di una casa popolare.

”Una di queste – sottolinea ancora il sindaco – è destinata, tra le polemiche della Lega, ad occupare un appartamento comunale per una sorta di progetto di passaggio”. L’iniziativa scledense nel suo complesso in parte ricorda quella del Comune di Venezia che in località Favero un anno fa consegnò, non senza polemiche, a 38 famiglie di sinti veneziani un villaggio di prefabbricati.

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