MOSCA – Qualcuno l'ha già battezzata "Urss leggera", ma oggi il premier russo Vladimir Putin ha chiamato ''Unione euroasiatica'' il suo progetto di riunire alcune ex repubbliche sovietiche in un unico spazio economico comune.
Con un articolo in prima pagina sul quotidiano filo governativo Izvestia, il capo dell'esecutivo ha illustrato oggi l'orizzonte di quella che sarà una delle linee guida della sua politica estera mentre prepara il ritorno al Cremlino.
''Il nuovo progetto di integrazione per l'Eurasia è il futuro che nasce oggi'', e' il titolo dell'articolo, nel quale Putin annuncia il possibile ingresso di Kirghizistan e Tagikistan nell'Unione doganale già esistente tra Russia, Bielorussia e Kazakhstan. Unione che, dal primo gennaio prossimo, evolvera' in spazio economico comune, rimuovendo tutte le barriere nel campo commerciale, finanziario e del mercato del lavoro.
Il premier muove anche una velata critica all'Ucraina per il suo rifiuto di entrare nell'Unione doganale – motivato con il suo impegno verso l'integrazione europea – e sostiene che la futura Unione euroasiatica diventerà partner della Ue per la creazione di uno spazio economico comune, garantendo ai propri membri una posizione più forte.
Putin infine non nasconde il suo scetticismo sui tempi d'ingresso di Mosca nell'Organizzazione mondiale del commercio, parlando di ''difficolta' oggettive all'interno del Wto''.