Sarkozy: "Armi francesi al Pakistan? Sono tutte calunnie"

PARIGI, 22 SET – L'Eliseo smentisce con forza ogni coinvolgimento dell'attuale presidente Nicolas Sarkozy. nell'ambito della complessa vicenda di corruzione legata alla vendita di armi in Pakistan e alla strage di Karachi del 2002, parlando di ''calunnia e strumentalizzazione politica''. E' quanto si legge in una nota diffusa a Parigi.

Ormai da anni, la giustizia francese indaga sul presunto collegamento tra un giro di tangenti legato ad una vendita di armi tra Francia e Pakistan e la campagna presidenziale del 1995 di Edouard Balladur, di cui Sarkozy era ministro e portavoce.

''Sarkozy – si legge nella nota diffusa dall'Eliseo – non ha mai diretto la campagna di Balladur. Non ha mai esercitato la minima responsabilita' nel finanziamento di questa campagna. Era il portavoce''.

E ancora: ''Sull'affaire 'Karachi' il nome del capo dello Stato non appare in alcuno degli elementi del dossier. Non e' stato citato da alcun testimone o attore di questo dossier. E' dunque totalmente estraneo. Tanto piu' che all'epoca era ministro del Bilancio, aveva mostrato la sua ostilita' a questo contratto (per la vendita di armamenti tra la Francia e il Pakistan) come risulta dalle carte della procedura. Le famiglie delle vittime dell'attentato di Karachi hanno diritto alla verita' e al rispetto del loro dolore. Tutto il resto e' solo calunnia e strumentalizzazione politica''.

Negli ultimi giorni, la giustizia francese ha premuto sull'acceleratore dell'affaire Karachi, prendendo di mira due fedelissimi di Sarkozy. Una vicenda che turba i sonni dell'attuale presidente, a meno di un anno dalle presidenziali del 2012.

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