Serbia alla Ue: “Kosovo indipendente? Non può essere una condizione”

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA

BELGRADO – Belgrado, nel suo cammino verso la Ue, non accettera' la condizione del riconoscimento del Kosovo. Lo ha ribadito il caponegoziatore serbo nel negoziato con Pristina, Borislav Stefanovic. ''L'opinione prevalente nella Ue e' che il Kosovo sia un paese indipendente, e che come tale andrebbe riconosciuto anche dalla Serbia.

Ma la Ue nel suo insieme non puo' assumere una tale posizione poiche' vi sono cinque paesi membri che non hanno riconosciuto il Kosovo. La nostra politica mira a risolvere i problemi e non a mettere in pericolo gli interessi nazionali del paese'', ha detto Stefanovic in un'intervista oggi al quotidiano Vecernje Novosti.

Sottolineando come l'obiettivo strategico della Serbia sia quello di avvicinarsi sempre piu' alla Ue, Stefanovic ha detto che in questo cammino vi sono condizioni ''che noi non accetteremo''.

L'auspicio, ha aggiunto, e' che tali condizioni non vengano poste a Belgrado. I paesi Ue che non hanno riconosciuto l'indipendenza di Pristina sono Spagna, Grecia, Romajia, Cipro e Slovacchia.

Dopo l'ottenimento dello status di paese candidato, la Serbia conta ora di avere entro la fine dell'anno una data per l'avvio del negoziato di adesione alla Ue. Di possibili ostacoli su questo cammino ha parlato Bozidar Djelic, l'ex vicepremier e ministro per l'integrazione europea, tra i principali esponenti del Partito democratico (Ds) del presidente Boris Tadic.

In un'intervista all'altro quotidiano Danas, Djelic afferma che alcuni paesi, in primo luogo la Germania, potrebbero chiedere a Belgrado di abolire le strutture parallele che manitiene nel nord del Kosovo, a maggioranza di popolazione serba.