BRUXELLES – ”Questo è un prestito che si riceve in condizioni molto favorevoli, più favorevoli di quelle di mercato e piu’ favorevoli di quelle del Frob (fondo nazionale di aiuto alle banche,ndr). Pertanto non c’e’ il minimo salvataggio”: lo ha dichiarato il ministro dell’economia spagnolo Luis De Guindos in un incontro stampa a Madrid.
Alla fine la Spagna ha ceduto alle pressioni internazionali. L’Unione europea si è dichiaratadisponibile ad intervenire fino a 100 miliardi di euro. L’Fmi avrà un ruolo di sorveglianza. Il governo spagnolo preciserà l’ammontare del prestito europeo di cui ha bisogno per ricapitalizzare le proprie banche ”prossimamente”, solo al termine dell’analisi dei risultati dell’audit indipendente fatta sul settore bancario.
Se il governo di Mariano Rajoy appena qualche giorno fa dichiarava di “potercela fare da soli ad uscire dalla crisi”, ora comincia timidamente a chiedere “un prestito”. Di salvataggio il governo spagnolo proprio non vuol sentir parlare, ma cambia l’intransigente posizione per chiedere un primo aiuto.
Dopo tre ore di confronto tra i ministri delle finanze della zona euro – riferiscono fonti – la Spagna ha riconosciuto di avere bisogno di un aiuto esterno per far fronte alle esigenze di ricapitalizzazione delle proprie banche. Ma ha ottenuto dai partner condizioni limitate al settore finanziario e bancario e, soprattutto, di escludere dal prestito un ruolo diretto del Fondo monetario internazionale, che avra’ solo un ruolo di sorveglianza sulle riforme. Il prestito passera’ attraverso il fondo salva-stati Efsf.
Complici del cambio d’idea sicuramente le pressioni dei mercati internazionali e delle agenzie di rating come Fitch e Moody’s. Se per il Fondo Monetario internazionale, Fmi, il ‘buco’ delle banche spagnole da ricapitalizzare si aggirava intorno ai 40 miliardi di euro, per l’agenzia di rating Fitch il costo della ricapitalizzazione er ben più alto: 100 miliardi di euro.
MADRID CHIEDE AIUTO – ”Il Governo spagnolo dichiara la sua intenzione di richiedere un finanziamento europeo per le banche che ne abbiano bisogno”: queste le parole con le quali de Guindos ha riassunto davanti ai media gli accordi presi durante l’ incontro dell’ Eurogruppo di questo pomeriggio.
Il piano di salvataggio per il settore prevede un’iniezione della ”quantità necessaria per coprire le attuali necessità del settore e dare un certo margine di sicurezza”, ha spiegato De Guindos. E saranno ”solo per questo settore”. Gli aiuti saranno diretti al Fondo di Ristrutturazione Ordinata della Banca (Frob).
Il Ministro ha sottolineato che l’Eurogruppo concederà gli aiuti senza richiedere, almeno formalmente, l’applicazione di nuovi tagli e misure di austerity: ”saranno poste condizioni particolari solo alle banche che faranno uso di questi aiuti. Non si prenderanno misure in nessun altro ambito”, ha ribadito.
LE CONDIZIONI DELLA UE – Il prestito ”fino a 100 miliardi di euro” passerà dai fondi salva-stato Efsf e Esm.Dopo la presentazione della richiesta di aiuto da parte della Spagna, ”la Commissione Ue, in accordo con la Bce, l’Eba e l’Fmi, valuterà la situazione e farà una proposta sulle condizioni necessarie per il settore finanziario che dovranno accompagnare l’assistenza”, si legge nella dichiarazione diffusa dagli uffici di Jean-Claude Juncker, il presidente dell’Eurogruppo.
I ministri della zona dell’euro ritengono che il prestito possa essere ricevuto dal Frob (il fondo nazionale spagnolo per la ristrutturazione del settore) ”che lo dovrà canalizzare alle istituzioni finanziarie interessate”. La piena responsabilità dell’assistenza finanziaria ”sarà mantenuta dal governo spagnolo”, precisa la dichiarazione.
L’Eurogruppo prende poi nota che la Spagna ha già applicato ”misure di bilancio, di riforma del lavoro e di rafforzamento del capitale delle proprie banche significative” e si dichiara ”fiducioso” che la Spagna onorera’ i propri impegni contro il deficit eccessivo e a livello di riforme strutturali, ”allo scopo di correggere gli squilibri macroeconomici”. I progressi in queste aree, come sull’assistenza finanziaria, ”saranno oggetto di revisione attenta e regolare”, conclude la dichiarazione.
LA STRADA GIUSTA – ”La Spagna è sulla strada giusta”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble in uno statement sugli esiti dell’Eurogruppo. Schaeuble ha sottolineato che la Spagna è sul percorso giusto ”grazie alle riforme avviate nel settore del mercato del lavoro, delle Regioni, e altri campi importanti”.
Schaeuble ha poi dichiarato che alla Spagna converrebbe fare riscorso all’Esm, piuttosto che al fondo salvastati Efsf: ”Il fondo Efsf è a pronto a mettere a disposizione i soldi se la Spagna lo richiede. Meglio sarebbe l’Esm, perché piu’ efficiente. Perciò è ancora più urgente che l’Esm e il fiscal compact vengano ratificati velocemente”.
”Una parte del settore finanziario – ha aggiunto però – deve ancora digerire le ripercussioni dell’esplosione dell bolla immobiliare che, a causa dei necessari ammortamenti in questo ambito, porta a un bisogno di capitale non insignificante”.
LA REAZIONE DI MONTI – Il presidente del consiglio Mario Monti ”sostiene pienamente” la dichiarazione finale dell’Eurogruppo sulle difficolta’ del sistema bancario spagnolo: e’ quanto riferiscono fonti di palazzo Chigi.