MADRID – Zapatero lascia, la Spagna andrà a elezioni anticipate il prossimo 20 novembre. Il governo spagnolo scioglierà il parlamento il prossimo 26 settembre per poi procedere al voto. È il primo ministro socialista Josè Luis Rodriguez Zapatero ad annunciare la notizia di cui la stampa parlava già da qualche ora.
Il primo ministro aveva già deciso di non ricandidarsi alle elezioni di marzo 2012: “Non mi ricandido – annunciò allora – due legislature alla guida della Spagna sono sufficienti”. Il partito socialista aveva così deciso di presentare il ministro degli Interni Alfredo Perez Rubalcaba, già dimessosi dalla carica per preparare la campagna elettorale. Con questa mossa, fortemente voluta dal partito socialista e inizialmente osteggiata dallo stesso Zapatero, il Psoe (Partido socialista obrero espanol) spera di poter recuperare nei sondaggi: davanti c’è ancora Mariano Rajoy, leader del Partido Popular (centro destra).
Il presidente del Governo spagnolo ha assicurato che da tempo pensava a questa soluzione e ha deciso di comunicare la data per “proiettare una certezza politica e economica. È necessario che il Governo che esce dalle urne sia pronto ad affrontare già dal primo gennaio la situazione economica e ridurre il deficit e le responsabilità del Paese”, ha spiegato il primo ministro.