MADRID – Il re di Spagna, Felipe IV, revoca il titolo di duchessa di Palma di Majorca alla sorella, l’infanta Cristina, accusata di corruzione e reati fiscali insieme al marito, Inaki Urdangarin.
La coppia reale è coinvolta nello scandalo Noos, un’Organizzazione non governativa e no profit che, dal 2003 al 2006, ha incassato 21 milioni di euro gonfiando, secondo l’accusa, le fatture di organizzazione di eventi sportivi, per poi dirottare parte dei fondi su una società di comodo, Aizoon, di cui Cristina e il marito controllavano il 51% del capitale azionario. Insieme a Cristina è stato rinviato a giudizio anche il consorte, Inaki Urdangarin, di cui l’infanta, secondo l’accusa sarebbe stata complice.
L’inchiesta, aperta il 22 luglio 2010, riguarda in particolare il finanziamento del velodromo di Palma di Maiorca. Secondo il pubblico ministero, la secondogenita di Juan Carlos e Sofia di Grecia beneficiò della metà dei fondi illegali (circa un milione di euro) che la società Aizoon avrebbe ottenuto dall’Istituto Noos per la promozione di eventi sportivi, che faceva capo al duca di Palma e al suo socio Diego Torres e che avrebbe drenato oltre 6 milioni di euro dalle amministrazioni regionali delle Baleari, di Valencia e Madrid.