X

Spagna, riforma del lavoro: licenziamenti e flessibilità "anti-crisi"

di Elisa D'Alto |7 Febbraio 2012 16:02

MADRID, 7 FEB – Il governo spagnolo del premier Mariano Rajoy varera' venerdi l'attesa riforma del mercato del lavoro, ha confermato oggi in parlamento il ministro del lavoro Fatima Baez. Il provvedimento, ultimo elemento del 'trittico' di riforme anticrisi promesso da Rajoy dopo le elezioni del 20 novembre, sara' ''completo ed equilibrato'' e dovra' contribuire a combattere la disoccupazione record, al 22,85% – al 49% fra i giovani – e a rilanciare la competitivita' delle imprese spagnole.

In carica da Natale il governo Rajoy ha varato il 30 dicembre una manovra da 15 miliardi di euro, con fra l'altro un incremento progressivo dell'Irpef, e negli ultimi due consigli dei ministri ha approvato la nuova legge sull'equilibrio finanziario e la riforma per il risanamento del settore bancario. Il contenuto dalla riforma del mercato del lavoro non e' ancora stato divulgato. Secondo El Pais sarebbe al centro di un braccio di ferro nel governo fra l'ala sociale del Partido Popular guidata dal ministro delle finanze Cristobal Montoro, che vuole evitare una spaccatura con i sindacati, e quella 'liberal' che fa capo al titolare dell' economia Luis de Guindos, e privilegia l'attenzione ai mercati. Secondo El Pais l'esecutivo Rajoy non dovrebbe introdurre un 'contratto unico', e si orienterebbe verso una maggiore diffusione dei contratti a tempo indeterminato con costi di licenziamento ridotti (33 giorni per anno di lavoro invece degli attuali 45) e di contratti a tempo parziale flessibili anti-crisi, vicini ai 'minijobs' che propone il presidente della confindustria spagnola Juan Rosell.

Scelti per te