STRASBURGO (FRANCIA) – Il parlamento europeo ha varie sedi, la prima è Bruxelles, la seconda è Strasburgo, segno di gloria francese. Una volta al mese dal lunedì al giovedì pomeriggio si riunisce l’assemblea.
C’è una sede però vuota di fatto nove mesi all’anno ed è stata comprata cinque anni fa per la modica cifra di 467 milioni di euro e ogni anno costringe a viaggi e spostamenti vari per 200 milioni di euro.
Marco Zatterin su La Stampa fa i conti dei cosiddetti sprechi: in primi c’è il pernottamento di deputati, assistenti. Per fare un esempio tre notti all’Hilton fuori sessione costano 260 euro, 700 quando c’è la plenaria.
A Strasburgo poi c’è la tassa di soggiorno, quella da 1,5 euro per notte. Se quasi tutti i deputati vivono a Bruxelles, c’è da aggiungere anche i costi dei voli.
“Da un recente campione di 17 interviste con deputati e membri del loro staff è emerso che l’88% sia contrario alla sede di Strasburgo. E che, per il 91% degli intervistati, Bruxelles la sede naturale delle istituzioni”.