STRASBURGO – Accolto con accenti messianici dai suoi ammiratori, coperto di buu dagli altri, Alexis Tsipras è intervenuto alla seduta plenaria del Parlamento Europeo. L’attesa è quella delle giornate storiche. A tal punto che sulla diretta dall’Europarlamento a Strasburgo è saltata la connessione streaming. I server sovraccarichi sono inaccessibili.
Tsipras ha di nuovo annunciato una proposta per oggi, peraltro senza esplicitarla, anche se, concede, “la proposta del governo greco per la ristrutturazione del debito non è disegnata per mettere del peso extra sui contribuenti europei”. E infatti perfino la leader dei verdi europei Rebecca Harms ha dovuto replicare che, “il voto del referendum è una speranza verso il cambiamento”, ma “pensavo che ci avesse detto come farà con il suo popolo, misure concrete”.
La dead line per scongiurare default e Grexit è fissata fra 5 giorni. Oggi però Tsipras è il braccio dell’Europa che si oppone all’austerity rappresentata da Angela Merkel, l’unico in grado di sfidarne autorità ed egemonia.
Questi alcuni passi del discorso: un dibattito sul debito non deve essere più tabù, gli aiuti alla Grecia il popolo non li ha mai visti, il disastroso bilancio delle politiche del rigore è lì a dimostrare il fallimento dell’austerity.
“Oggi invieremo la nostra richiesta all’Esm e spero che nei prossimi giorni risponderemo a questa crisi per tutta l’eurozona”.
“La scelta coraggiosa del popolo greco, in condizioni senza precedenti, non è una scelta di rottura con l’Europa ma è la scelta di tornare ai valori che stanno alla base dell’Ue. E’ un messaggio chiarissimo”.
“Occorre rispetto per la scelta del nostro popolo”. “La mia patria si è trasformata in un laboratorio sperimentale di austerità, ma l’esperimento non ha avuto successo”.
“Rivendichiamo un accordo con i nostri alleati – dice – che ci porti direttamente fuori dalla crisi, che faccia vedere la luce a fine del tunnel”. “Vogliamo lanciare un dibattito di merito sulla sostenibilità del debito pubblico, non ci possono essere tabù tra di noi per trovare le soluzioni necessari”.
“I soldi dati alla Grecia non hanno mai raggiunto il popolo, i soldi sono stati dati per salvare le banche europee e greche”.
“Le riforme ed il memorandum non hanno portato alla giustizia fiscale. Per decenni i governi greci hanno governato in modo clientelare, ed hanno sostenuto la corruzione e alimentato l’evasione fiscale. Foto Ansa del discorso di Tsipras a Strasburgo.