Terrorismo, “attentato in Gran Bretagna è questione di quando, non di se”

Terrorismo, "attentato in Gran Bretagna è questione di quando, non di se"
Terrorismo, “attentato in Gran Bretagna è questione di quando, non di se”

LONDRA – La Gran Bretagna verrà colpita da un attentato terroristico: la questione non è se, ma quando. Parola del capo della polizia britannica, sir Bernard Hogan-Howe. 

Intervistato dal Mail on Sunday, il numero uno di Scotland Yard ha sottolineato che il Regno Unito ha in campo un massiccio dispositivo di sicurezza, ma la possibilità che diventi teatro di un attentato come quelli che si sono avuti in altri Paesi europei rimane “una questione di quando e non di se”.

“So che dopo questi nuovi attacchi alle nostre porte in Europa, c’è sempre una maggiore paura che la Gran Bretagna sia prossima vittima di questa ondata di stragi crudeli e senza senso. Comprendo questa paura e come capo della polizia che ha il compito di prevenire questi attacchi voglio rassicurarvi, ma temo di non poterlo fare totalmente”.

Il capo della polizia ha spiegato che

“Il livello di minaccia terroristica è alto da due anni e rimane così, questo significa che un attacco è altamente probabile, possiamo dire che sia una questione di quando e non se”.

Sir Hogan-Howe ha comunque evidenziato come vi siano “diversi fattori che giocano in favore” e in difesa della Gran Bretagna. Tra questi l’ottimo coordinamento tra i servizi servizi (MI5 e MI6) e la polizia e il fatto che nel Regno Unito siano in vigore rigide leggi sul controllo delle armi. Hogan-Howe non ha poi mancato di rivendicare il valore “dello stile di vita e della cultura” britannica.

“Prima di tutto la maggioranza dei nostri agenti è disarmata e questo credo crei una relazione più sana con la popolazione che devono controllare”, ha detto, sottolineando che i “poliziotti di quartiere”, i famosi “bobby”, sono “la nostra principale arma, sono i nostri occhi e orecchie nel quartiere”.

La seconda difesa, ha concluso,

“è la nostra tolleranza e accoglienza: il nostro atteggiamento nei confronti dei musulmani non è diverso perché questi attacchi vengono dichiarati essere in nome dell’Islam. Non stigmatizziamo milioni di musulmani britannici i cui valori e fede rigettano completamente la litania dell’odio dei terroristi”.

 

 

Gestione cookie