Test sugli animali, Bruxelles denuncia l’Italia: rischio multa da 150mila euro

Test sugli animali, Bruxelles denuncia l'Italia alla Corte Europea
Test sugli animali, Bruxelles denuncia l’Italia alla Corte Europea

BRUXELLES –  Test scientifici sugli animali, l’Italia rischia una multa da 150mila euro al giorno per non aver recepito la direttiva europea che protegge le cavie da laboratorio. La Commissione Europa intende infatti deferire Roma alla Corte di giustizia europea. La sanzione dovrebbe scattare dal momento della condanna dell’Italia da parte della Corte.

Lo scorso giugno l’esecutivo Ue aveva già lanciato un primo avvertimento alle autorità italiane emettendo un cosiddetto ‘parare motivato’, ultimo stadio della procedura d’infrazione prima del deferimento alla Corte.

Il nostro Paese, secondo quanto sostiene Bruxelles, è oggi l’unico tra i partner Ue a non aver ancora recepito la direttiva del 2010 sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici adottata dall’Unione dopo un iter durato anni. La data limite per la sua introduzione nel diritto nazionale era fissata per il novembre del 2012, mentre il primo gennaio 2013 è scaduto il termine ultimo per la sua applicazione.

In realtà, il testo del decreto legislativo destinato a recepire la direttiva europea, dopo essere passato dalla Camera, è ora fermo al Senato e tutto il suo iter è stato finora condizionato dallo scontro apertosi tra chi, con in testa Michela Vittoria Brambilla, ritiene insufficienti le tutele previste per gli animali e chi sottolinea la necessità di poter utilizzare delle cavie per testare farmaci e altri prodotti potenzialmente pericolosi per la salute umana.

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