Think tank britannico: “Euro al collasso, Grecia fuori nel 2012”

LONDRA – Il 2012 sarà l'inizio della fine per la moneta unica. A suonare le campane a morto è il britannico Centre for Economics and Business Research (CEBR). Secondo il think tank, infatti, l'euro ha il 99% di probabilità di dissolversi nei prossimi dieci anni. A dare il là alla grande fuga sarà la Grecia, che stando al CEBR lascerà l'euro già quest'anno. E l'Italia potrebbe presto seguirla.

"Non è ancora detta l'ultima parola", ha concesso il direttore Douglas McWilliams. "Questo scenario ha il 60% di probabilità di diventare realtà. Ma la nostra previsione è che entro la fine dell'anno almeno un Paese uscirà dall'euro". A questo proposito la Grecia è vista come il candidato "quasi sicuro" mentre per l'Italia il CEBR calcola una probabilità "più alta" sull'uscita che sulla "permanenza" nell'euro. Le ragioni vanno cercate nel cocktail letale fra anemia politica ed eccesso di debito.

"Nello scorso anno – ha dichiarato McWilliams al Daily Telegraph – è apparsa chiara l'impossibilità di raggiungere l'accordo politico capace di salvare l'euro". Ovvero la necessità di rendere le nazioni "sufficientemente competitive" per poter raggiungere un po' di crescita e "ripagare" così i propri debiti. Ed è proprio la mancanza di crescita il fattore che più di ogni altro determinerà alla fine "il collasso dell'euro". Uno scenario che il CEBR giudica "quasi certo".

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