Tpi, perquisito un appartamento a Vienna in cerca di Mladic

Ratko Mladic

La polizia austriaca ha perquisito sabato scorso un appartamento di Vienna credendo di trovarvi Ratko Mladic, l’ex capo militare dei serbi di Bosnia ricercato dal Tribunale penale dell’Aja (Tpi) con l’accusa di genocidio e crimini contro l’umanità. Come ha riferito il quotidiano di Sarajevo Dnevni Avaz, la polizia avrebbe ricevuto un’informazione anonima secondo cui Mladic si sarebbe nascosto a Vienna, abitando in un appartamento della capitale con un falso nome da musulmano.

Quando hanno bussato alla porta tuttavia ha aperto Avdo Saracevic (62 anni), un profugo bosniaco residente a Vienna da oltre 18 anni. ”Mi hanno mostrato alcune foto di Mladic prese di fronte e di profilo, e hanno fatto il confronto con il mio volto. Ma hanno visto che io ho un neo e hanno detto ‘allora lei non può essere Mladic’ ”, ha osservato Saracevic al giornale. L’uomo ha annunciato l’intenzione di presentare denuncia per l’irruzione della polizia nel suo appartamento.

Nei mesi scorsi un caso analogo si era registrato in Belgio, dove la polizia aveva fermato un inconsapevole pittore le cui sembianze ricordavano quelle di Ratko Mladic.

Insieme a Goran Hadzic, ex capo politico dei serbi di Croazia, Mladic è uno dei due ultimi criminali di guerra serbi ricercati dalla giustizia internazionale. Le accuse nei suoi confronti riguardano in particolare l’assedio di Sarajevo durante la guerra di Bosnia (1992-1995) e il massacro di 8 mila musulmani nel luglio 1995 a Srebrenica.

Nelle scorse settimane il governo di Belgrado ha elevato la taglia su entrambi, portandola da uno a 10 milioni di euro per Mladic e da 250 mila a un milione di euro per Hadzic. La loro cattura è stata posta dalla Ue come condizione per ulteriori progressi della Serbia verso l’obiettivo dell’adesione all’Unione.

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