Turchia: un colosso emergente

ANKARA – Un colosso con quasi 75 milioni di abitanti in bilico tra Europa e Medio Oriente, con un'economia emergente che punta all'olimpo delle prime dieci al mondo e un partito islamico moderato sempre piu' conservatore che la guida da otto anni: e' questa la Turchia che ha votato oggi per le elezioni parlamentari.

– Popolazione: 73,7 milioni di persone (dato 2010 dell'Istituto di statistica turco), più quindi della Francia o dell'Italia;

– Economia: è la 16/a economia al mondo con l'obiettivo di diventare una delle prime dieci nel 2023, centenario della fondazione della Turchia moderna da parte di Kemal Ataturk.

– Pil: la sua crescita economica e' fra le più rapide: +8,9% l'anno scorso, quasi come Cina e Argentina, con inflazione, tassi e deficit relativamente bassi.

– Partito al governo: la formazione conservatrice islamico-moderata Akp del premier Recep Tayyip Erdogan è accreditata di un 45-50% dei consensi, in linea con il 46,6% delle elezioni vinte per la seconda volta nel 2007;

– Futuro nell'Ue: i negoziati di adesione avviati nel 2005 sono bloccati da un veto cipriota per la questione dell'occupazione della parte nord dell'isola e da remore franco-tedesche. L'Italia appoggia il cammino di Ankara verso l'Unione.

– Passato: potenza dell'impero ottomano e democrazia sotto tutela di militari che hanno compiuto quattro golpe tra il 1960 e il 1997 anche per preservare la laicita' di un paese al 99% musulmano e membro della Nato.

– Squilibri: gli analisti sottolineano deficit delle partite correnti, scarsa proppensione al risparmio, aree arretrate, disoccupazione soprattutto giovanile.

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