Ucraina, in Russia Cremlino ordina nuove ispezioni ai McDonald’s

Ucraina, in Russia Cremlino ordina nuove ispezioni ai McDonald's
Ucraina, in Russia Cremlino ordina nuove ispezioni ai McDonald’s

MOSCA – Il conflitto dell’Ucraina orientale si combatte anche a tavola. Dopo le contro-sanzioni che hanno preso di mira formaggi, frutta e verdura europee, la Russia passa agli hamburger. Tutt’ad un tratto fioccano le ispezioni ai McDonald’s. A Mosca ne sono già stati chiusi tre, ufficialmente per “motivi tecnici”, uno a Ekaterinburg. Ma i blitz dell’agenzia russa per la sicurezza dei consumatori no si fermano. Per la prossima settimana sono previste nuove incursioni nei fast food di Krasnodar.

Controlli evidentemente politici, come dimostra il fatto che i McDonald’s non ritenuti in regola sono stati chiusi immediatamente, in seguito ad un ordine governativo.

La catena americana non intende, però, piegarsi al pugno del Cremlino, e ha confermato l’apertura di nuovi ristoranti ad Omsk e Novosibirsk, in Siberia, nel 2015.

Dal 1990, quando aprì il primo McDonald’s nella capitale dell’Unione sovietica in via di dissoluzione, sono 435 i fast food inaugurati nella Federazione che assicurano alla casa madre americana un fatturato di oltre un miliardo di euro l’anno.

 

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