BRUXELLES, 4 GIU – Non ci sarebbero piani segreti per salvare l'euro: piuttosto, si dovrebbe parlare di un progetto per una maggiore integrazione economica e monetaria. All'indomani delle indiscrezioni di stampa secondo cui la Bce e la Ue preparano dietro le quinte un 'masterplan' capace di rafforzare la moneta unica, la Commissione Ue ci tiene a sottolineare che tutto avviene alla luce del sole e, soprattutto, che si lavora su piu' fronti: in particolare anche sull'unione bancaria. All'inizio di una settimana fitta di appuntamenti, come appunto il collegio della Commissione che mercoledi' dovrebbe spianare la strada al meccanismo salva-banche della Ue, Bruxelles non perde l'occasione di ricordare le sue priorita'. E lo fa anche da Berlino, dove in serata il presidente dell'esecutivo Ue, Jose' Manuel Barroso, ha incontrato la cancelliera Angela Merkel.
Anzitutto, ha detto Barroso, ''servono misure al tempo stesso veloci e a piu' lunga scadenza''. Il riferimento e' proprio al piano per un'unione economica e monetaria piu' forte, che la Ue conta di presentare entro fine anno, come ha annunciato oggi lo stesso presidente permanente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Al prossimo summit dei leader europei il 28 giugno, Van Rompuy presentera' gli elementi chiave del piano: riforme strutturali comuni, politica di bilancio integrata, unione bancaria e unione politica. ''Avremo piu' Europa, non meno Europa'', ha assicurato da Strelna, dove si e' tenuto il vertice Ue-Russia.
E per la Merkel piu' Europa significa anche dare ''piu' possibilita' di controllo alla Commissione europea''. La cancelliera tedesca, alla fine del suo incontro con Barroso, ha inoltre sottolineato che, fra le misure contro la crisi, e' necessario ''anche parlare di un controllo specifico europeo per le banche di sistema''. Tuttavia, sul tema piu' pressante dell'unione bancaria Berlino ha preso tempo: ''Ci sono diversi concetti di unione bancaria – ha detto oggi il portavoce del ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble -. Bisogna aspettare quali proposte Draghi, Barroso e Van Rompuy avanzeranno''.
Comunque, ha tenuto a precisare, il progetto legato all'unione bancaria e l'introduzione degli eurobond non hanno percorsi ne' tempi paralleli. Non a caso, il governo tedesco – che ha ribadito l'intenzione di ratificare il patto di bilancio europeo e il Meccanismo di Stabilita' ESM entro la pausa estiva, e cioe' prima del 6 luglio – ha anche sottolineato che di eurobond non si e' parlato al vertice Merkel-Barroso e che questi titoli sono ''completamente inadatti'' per uscire dalla crisi. Intanto, da Bruxelles, il ministro delle Finanze francese Pierre Moscovici ha detto che Parigi ''e' a favore dell'unione bancaria'' e della ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo salva-stati Esm.
Questa settimana vedra' anche la riunione di mercoledi' del board della Bce sui tassi, ma gia' domani – secondo indiscrezioni – ci sara' una conference call fra i ministri dell'Economia del G7 centrata soprattutto sulla crisi del sistema bancario in Spagna. Da parte sua, l'esecutivo Merkel e' stato chiaro. ''Si', la crisi e' massiccia'', ha detto il portavoce di Schaeuble: ma e' il governo spagnolo che deve decidere sull'eventuale richiesta di aiuti dall'Unione europea. Per il momento, Madrid procedera' giovedi' a mettere all'asta titoli di Stato con scadenza ottobre 2014, ottobre 2016 e gennaio 2022.